Abbiamo provato 5 gasatori per fare l’acqua frizzante
E quel redattore a cui le bolle piacciono molto si è proprio gasato
Se siete tra i tanti che negli ultimi anni stanno cominciando a rivedere le proprie abitudini in vista di una riduzione del consumo di plastica, sicuramente avrete pensato di smettere di acquistare bottiglie usa e getta e cominciare a bere l’acqua del rubinetto, dato che non solo è potabile ma è anche molto controllata. Se pensate che l’acqua che arriva a casa vostra non abbia un buon sapore, potete usare una caraffa filtrante, che può aiutare, mentre se la cosa che vi frena dal passare dalle bottiglie di plastica al rubinetto sono le bolle dell’acqua frizzante, potete considerare l’acquisto di un “gasatore”.
La redazione del Post ha testato cinque gasatori per fare l’acqua frizzante in casa: tre di SodaStream, forse la più nota azienda che ne produce e che nel 2018 è stata acquistata da Pepsi; uno di Happy Frizz, un marchio dell’italiana Biotech Trentino; e uno di Aarke, un’azienda svedese. Li abbiamo confrontati con un sifone pensato per i cocktail, il Soda Siphon di Nuvantee, e con l’effetto delle bustine di Idrolitina, quella sostanza per rendere l’acqua effervescente molto diffusa in passato.
SodaStream Spirit
SodaStream è il primo produttore di gasatori e negli anni ha lanciato diversi modelli per diverse fasce di prezzo. SodaStream Spirit, il modello base di SodaStream, è risultato il miglior gasatore secondo il test di Altroconsumo fatto a maggio 2018 ed è anche il più economico tra quelli che abbiamo provato: su Amazon si trova a 59 euro.
Come tutti gli altri gasatori, per funzionare deve essere periodicamente ricaricato con un cilindro di anidride carbonica (CO2), il gas che, quando viene sparato nell’acqua, la rende frizzante. Non ha bisogno di energia elettrica, è sufficiente inserire la bombola (la prima è inclusa nella confezione), avvitare la bottiglia piena d’acqua fino al punto indicato e premere sulla parte alta del gasatore per circa due secondi per liberare l’anidride carbonica. Più volte si preme il pulsante, maggiore sarà la frizzantezza: tre volte se si beve acqua poco gasata, cinque molto gasata. Il redattore del Post che ama l’acqua molto gasata (ma molto molto molto) dice che con SodaStream Spirit non si raggiunge il livello massimo di frizzantezza da lui desiderato, ma per chi non è particolarmente fanatico va bene.
Costo: 59 euro su Amazon, 59 euro su ePrice e 70 euro su Unieuro
SodaStream Crystal
Anche se ha un aspetto diverso, funziona in modo molto simile a SodaStream Spirit e anche il risultato è più o meno lo stesso. La differenza principale – e il motivo per cui potrebbe interessarvi scegliere il SodaStream Crystal – è che la sua bottiglia è di vetro, quindi diversamente da quelle di plastica non ha una data oltre la quale va sostituita e può essere lavata in lavastoviglie. Inoltre, alcune persone che usano quotidianamente le bottiglie di plastica dicono che dopo un po’ cominciano ad avere un cattivo odore.
La bottiglia va riempita fino al livello indicato (oltre si rischia che l’acqua fuoriesca) e poi inserita in una specie di cestello di metallo e bloccata dall’alto con una parte mobile del gasatore. La struttura di questo gasatore è diversa dalle altre ed è fatta apposta per garantire la massima sicurezza anche nel caso in cui la bottiglia di vetro dovesse rompersi per la pressione del gas: questo è anche il motivo per cui la maggior parte dei gasatori funziona con bottiglie di plastica (anche quelli di design come quello di Aarke). Per azionarlo si schiaccia un pulsante: anche in questo caso, più volte si preme e più l’acqua sarà frizzante.
Costo: su Amazon 100 euro e 138 euro su ePrice; nel momento in cui scriviamo questo articolo è in sconto a 100 euro su Unieuro
SodaStream One Touch
Visivamente assomiglia molto a SodaStream Spirit. Ma diversamente da Spirit e da Crystal va attaccato alla presa della corrente: la gasatura infatti non è manuale, ma automatica. Ci sono tre tasti che puoi schiacciare per avere un livello di gasatura basso, medio o alto. Il redattore del Post gran bevitore di acqua frizzante dice che già al primo livello la frizzantezza è buona, ma che è al terzo che dà il suo meglio: «Finalmente un’acqua che taglia la bocca». Tuttavia, dice sempre lui, anche al terzo livello non si raggiunge la frizzantezza di alcune acque in bottiglia con la dicitura “intensamente frizzante”. Altri redattori del Post che hanno provato il One Touch, invece, lamentano il fatto che spesso il gas viene sparato talmente forte che l’acqua spruzza fuori dalla bottiglia bagnando tutto attorno (anche quando l’acqua è sotto il livello massimo indicato sulla bottiglia).
Oggi comunque è il gasatore che è stato usato di più tra tutti quelli esposti nell’angolo cucina del Post, tanto che la bombola è finita.
Costo: su Amazon costa 122 euro
Happy Frizz Giulietta
Happy Frizz Giulietta funziona allo stesso modo di SodaStream Spirit, ma costa un po’ di più. Il commento dei bevitori di acqua frizzante della redazione che l’hanno provato è stato: «Le bollicine sono tante, ma piccole». Anche qui bisogna premere il pulsante più volte per avere una maggior gasatura: noi per esempio l’abbiamo fatto tre volte prima di essere soddisfatti. Nella confezione c’è in omaggio una bottiglietta con un liquido aromatico da aggiungere all’acqua frizzante per ottenere una bevanda simile alla Coca Cola. L’abbiamo assaggiata e non era male, anche se dopo appena un paio d’ore in frigo aveva già perso un po’ della sua frizzantezza.
Costo: 79 euro
Aarke Carbonator II
Il costo del gasatore di Aarke è decisamente più alto rispetto alla media dei modelli visti finora. Non perché sia particolarmente performante (insomma, non ha suscitato lo stesso entusiasmo di SodaStream One Touch) ma perché si distingue per il design, molto più elegante di quello degli altri (proprio belli non sono). Il gasatore di Aarke è infatti il primo e unico prodotto (anche se questa è già una versione aggiornata del primo gasatore, Aarke Carbonator I) di un’azienda svedese fondata da due designer per produrre apparecchi domestici di lusso.
Il gasatore di Aarke è di metallo, diversamente da quelli di SodaStream e Happy Frizz che sono di plastica, ed esiste in cinque colori: acciaio, ottone, bianco, nero e rame. Nella confezione non è incluso il cilindro di anidride carbonica, che va quindi acquistato a parte (è compatibile con quelli di SodaStream e di Happy Frizz). Inserire il cilindro è facile come negli altri gasatori: si infila da sotto e poi si avvita fino a fissarlo. Per azionare la gasatura si abbassa una leva laterale finché non si sente rumore e poi la si lascia andare. La bottiglia è di plastica e va cambiata dopo due anni di utilizzo.
Costo: su Amazon costa 180 euro, ma la bombola di gas va comprata a parte; la bottiglia si può riacquistare solo sul sito di Aarke a 19 euro
I cilindri di anidride carbonica
Sia SodaStream che Happy Frizz producono i propri cilindri di anidride carbonica: entrambi, così come in generale tutti gli altri che potete trovare in commercio, sono universali e cioè possono essere usati per qualsiasi gasatore, anche di marca diversa. Dipende molto da quanto vi piace frizzante l’acqua, ma in media un cilindro vi basterà per rendere frizzante dai 60 ai 100 litri.
È importante sapere che una volta esaurito il gas (è facile accorgersi quando sta per succedere perché l’acqua comincia a essere sempre meno frizzante), il cilindro va trattato come vuoto a rendere: se lo restituite in negozio, c’è uno sconto sulla ricarica. Qui potete cercare i punti vendita SodaStream per provincia; ci sono diversi supermercati tra cui Auchan, Carrefour e Esselunga dove le ricariche hanno un costo sui 13 euro, mentre se le si compra per la prima volta costano circa 30 euro.
Potete anche fare l’acquisto online (con ritiro del vuoto al momento della consegna) anche se, con le spese di spedizione, la bombola di Sodastream non è così conveniente. Su Amazon si trovano anche le bombole di Happy Frizz (due a 35 euro più la spedizione) e sul loro sito o nei punti vendita c’è la possibilità di scambiare i vuoti con i pieni. Fatta eccezione per quello di Aarke, ogni gasatore che abbiamo testato viene venduto insieme a una prima bombola di gas.
Le bottiglie
Le bottiglie di plastica che vengono vendute insieme ai gasatori sono riutilizzabili ma non all’infinito, hanno una data di scadenza e solitamente non durano più di 3 anni. Non si possono mettere in lavastoviglie, quindi vanno lavate a mano: un kit di spazzole fatto apposta come questo potrebbe esservi utile. La bottiglia di SodaStream Crystal è l’unica che, essendo di vetro, non ha scadenza e può andare in lavastoviglie.
Nuvantee Soda Siphon
Per non escludere nulla a priori abbiamo provato anche un sifone di quelli che si usano per mettere l’acqua frizzante nei cocktail. È di alluminio e contiene fino a un litro d’acqua. Anche il sifone funziona con l’anidride carbonica, ma non avendo spazio per un cilindro grosso come quello dei gasatori, va alimentato con ricariche di gas più piccole. Su Amazon ad esempio si trova questa confezione da 10 mini bombole da 13 euro.
Il sifone è composto, oltre che dalla bottiglia, da un tappo metallico in cui va inserita la mini bombola, da una cannuccia di plastica che arriva fino al fondo della bottiglia, da una leva che si preme per far uscire l’acqua e dal beccuccio da cui l’acqua esce. Dopo aver inserito la ricarica di gas nel tappo di metallo e aver avvitato il tappo, si sente chiaramente il rumore dell’anidride carbonica che si libera nella bottiglia (riempite il contenitore d’acqua prima, se no va sprecata). A quel punto la bombola è esaurita e, una volta finita l’acqua, va buttata via. Prima di bere l’acqua bisogna comunque agitare un po’ il contenitore per ottenere un buon livello di frizzantezza.
In generale il sifone, che è originariamente uno strumento usato per rendere spumosi i cocktail, non è un buon gasatore per la vita di tutti i giorni. Non va bene se ci si vuole semplicemente versare l’acqua in un bicchiere, perché esce con talmente tanta potenza che la metà finisce fuori. Anche la frizzantezza non compete con quella degli altri gasatori e dura molto meno. E se qualcuno se lo chiedeva: no, non si può usare per montare la panna.
Costo: su Amazon costa 40 euro
Idrolitina
Sempre per non tralasciare nulla, abbiamo fatto un ultimo test e abbiamo provato l’acqua frizzata con l’Idrolitina, quella polvere per fare le bibite frizzanti che si usava una volta e che vantava anche numerosi tentativi di imitazione, come si dice. È una miscela di bicarbonato di sodio, acido malico e acido tartarico che quando viene messa in acqua “reagisce” liberando anidride carbonica.
La quantità contenuta in una bustina va bene per gasare un litro d’acqua. Il problema dell’idrolitina è che ha un suo particolare sapore, quindi se vi aspettate di bere un rinfrescante bicchiere d’acqua frizzante, potreste rimanere contrariati. Il sapore è salino (per via del sodio) e ricorda un po’ quello dell’aspirina o in generale di quelle medicine che si sciolgono in acqua. Però non è detta l’ultima parola: a qualcuno potrebbe ricordare i momenti felici passati con i propri nonni o le storie del Carosello prima di andare a dormire e a qualcun altro potrebbe addirittura piacere il gusto. Una cosa è certa: ha una confezione bellissima e d’altri tempi che da sola può invogliare all’acquisto.
Costo: 7,50 euro circa per una confezione da 20 buste
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Disclaimer: su alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi, il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi – che potrebbero variare di giorno in giorno rispetto a quelli indicati, in base alle offerte. Ma potete anche cercarli su Google.