Alla ricerca dell’oro
Le foto di Lisa Barnard sono un'analisi storica, sociale, politica ed economica del ruolo dell'oro nella storia dell’umanità
In The Canary and the Hammer la fotografa Lisa Barnard esplora le molte sfaccettature intorno all’oro, ma oltre che un lavoro fotografico la sua è un’analisi sociale, politica ed economica del ruolo dell’oro nella storia dell’umanità e del suo valore simbolico. Con una varietà di temi e approcci, Barnard ha fotografato il riciclo di rifiuti elettronici in Cina per estrarre l’oro; le donne che setacciano le pietre in Perù; chi lavora con le nanoparticelle di oro colloidale. Ha raccontato la storia dell’oro a partire dai cercatori inglesi del Seicento fino all’uso che ne fa oggi la NASA, o i recenti studi che cercano di sfruttarlo in ambito medico e la sua importanza nella tecnologia odierna.
Il risultato è un’indagine molto approfondita fruibile in diverse forme: una piattaforma dedicata – The Gold Depository – arricchita di foto, video e audio e per ultimo un libro edito da MACK (si trova anche su Amazon).
Nell’introduzione al libro Barnard spiega: «L’oro è onnipresente nella vita moderna; il minerale è nascosto nel cuore di gran parte della tecnologia che utilizziamo ed è, fondamentalmente, un potente simbolo di valore, bellezza, purezza, avidità e potere politico». A questa varietà di temi affianca un’altrettanto vasta gamma di scelte estetiche che comprende paesaggi, ritratti, nature morte e materiale d’archivio.
Dal deserto di Atacama, in Perù, vengono le storie di una compagnia mineraria, la Sociedad de Trabajadores Mineros S.A., o SOTRAMI, in cui lavorano alcune donne chiamate Pallaqueras, che cercano l’oro in superficie e non scendendo in miniera. Solo dal 2018 il loro lavoro è stato riconosciuto a livello statale nella catena dell’estrazione dell’oro, non costringendole più a vendere sul mercato nero.
Tra le altre informazioni e aneddoti che si trovano nel libro di Barnard si parla poi della corsa all’oro in California nel 19esimo secolo, e ancora prima dei colonizzatori inglesi del Seicento ma anche dell’Operation Fish, quando durante la Seconda guerra mondiale il Regno Unito ordinò il trasferimento delle sue riserve auree in Canada via mare. Barnard ha anche visitato il Goddard Space Flight Center della NASA, in Maryland, dove l’oro viene usato in tantissimi modi nei veicoli spaziali.
Lisa Barnard è un’artista e fotografa interessata al rapporto tra estetica e politica. Insegna fotografia documentaria alla University of South Wales, in Galles, e questo è il suo terzo libro, dopo Chateau Despair e Hyenas of the Battlefield Machines in the Garden. Questo e altri lavori li trovate sul suo sito e questo è il suo profilo Twitter.