Alle Bahamas ci sono 70mila sfollati
Dopo il passaggio dell'uragano Dorian il 17 per cento della popolazione è rimasto senza casa, e i soccorsi procedono a rilento
L’uragano Dorian, che la scorsa settimana ha colpito le Bahamas, ha lasciato il 17 per cento degli abitanti dell’arcipelago caraibico senza casa: secondo le stime attuali, gli sfollati sono circa 70mila. La situazione peggiore è quella nelle isole Abaco, tra le più colpite da Dorian, dove 5mila dei circa 17mila abitanti sono stati evacuati: gli altri rimangono ancora sull’isola in attesa di aiuto o di essere portati altrove, ma i trasporti verso le altre isole del paese sono pochi e non sempre efficienti, e non riescono a soddisfare tutte le necessità della popolazione.
Nella sola Marsh Harbour, una delle città delle isole Abaco, sono stati distrutti più di 1.100 edifici. Mark Green, a capo dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) che ha stanziato finora circa 2,8 milioni di dollari per fornire assistenza nella Bahamas, ha detto che sulle zone colpite da Dorian sembra «quasi come se siano state lanciate delle bombe nucleari».
Molte delle persone che sono ancora sulle isole Abaco e a Grand Bahama, l’altra isola colpita duramente da Dorian, si trovano in condizioni precarie, e chi ha ancora una casa è senza corrente elettrica e senza acqua. Anche la situazione a Nassau, la capitale delle Bahamas, è particolarmente critica: da domenica scorsa tutti i centri di accoglienza per i rifugiati sono pieni, secondo l’USAID.
In tutto finora sono morte 50 persone nelle Bahamas, ma la cifra potrebbe ulteriormente salire, anche se non c’è una stima esatta dei dispersi. Molti dei cadaveri si trovano sotto le macerie degli edifici crollati, mentre altri sono stati trascinati in mare dall’acqua. Al momento, dopo aver devastato le Bahamas e aver lambito le coste occidentali degli Stati Uniti, Dorian sta passando vicino alle coste del Canada, ma ha progressivamente perso potenza ed è stato declassato da uragano a ciclone post-tropicale.