Tutti i commissari della nuova Commissione Europea
Dal 28enne ministro delle Finanze della Lituania a vecchie conoscenze della politica europea, passando per Paolo Gentiloni
La nuova presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato la lista dei 26 commissari europei che la affiancheranno nei prossimi cinque anni, 13 donne e 13 uomini. Nelle prossime settimane ciascun commissario terrà un’audizione al Parlamento Europeo. L’elenco dei 26 commissari dovrà essere confermato in blocco durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo che si terrà dal 21 al 24 ottobre, ma non ci dovrebbero essere grandi sorprese. La nuova Commissione entrerà in carica l’1 novembre.
Il commissario nominato dall’Italia è l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, a cui è stata assegnata la competenza per gli Affari economici: è la seconda delega più importante fra i commissari che si occupano di economia, dopo quella tenuta dal vicepresidente Valdis Dombrovskis, ed è ritenuta piuttosto “pesante”. Fra gli altri commissari ci sono vari politici con una solida esperienza alle spalle in ambito europeo, ma anche qualche sorpresa: un 28enne ministro lituano, una ex collaboratrice di Romano Prodi, Miss Malta del 1979 e un commissario indicato dopo che un’altra persona non si riteneva all’altezza dell’incarico. I tre vicepresidenti esecutivi – cioè quelli più alti in grado: in tutto sono 8 – sono piuttosto noti per chi si intende di politica europea: la danese Margrethe Vestager, l’olandese Frans Timmermans e il lettone Valdis Dombrovskis.
La Commissione Europea è l’organo esecutivo dell’Unione, e quindi i commissari hanno delle competenze paragonabili a quelle dei ministri: Trasporti, Ambiente, Lavoro, Salute, e così via. Ogni commissario è a capo di uno specifico dipartimento della Commissione. Ce n’è uno per ogni stato dell’Unione, tranne la Germania che esprime la presidente e il Regno Unito che ha rifiutato di nominarlo in attesa di Brexit: ciascun commissario è stato indicato dai singoli governi nazionali, e più o meno tutti appartengono a una famiglia politica. I commissari però non rappresentano né il loro partito né il proprio paese, ma l’intera Unione: non sono dei rappresentanti del governo, insomma, a differenza di chi partecipa al Consiglio Europeo e al Consiglio dell’UE.