Gli architetti contro la nuova Gare du Nord di Parigi
In una lettera su Le Monde definiscono il progetto di riqualificazione della grande stazione ferroviaria di Parigi come «indecente» e «inaccettabile»
Un gruppo di 19 importanti architetti, urbanisti e storici dell’arte francesi, britannici e statunitensi ha pubblicato una lettera sul quotidiano francese Le Monde contro il piano di riqualificazione della Gare du Nord, una delle più importanti stazioni ferroviarie di Parigi, definendolo «indecente», «assurdo» e «inaccettabile». Tra i firmatari ci sono anche Roland Castro e Jean Nouvel, che nel 2008 vinse il Pritzker Prize, il più prestigioso premio di architettura al mondo.
Il nuovo progetto prevede l’ampliamento della superficie della stazione, che passerà da 36mila a 110mila metri quadrati entro il 2024. Costruita tra il 1861 e il 1864, la Gare du Nord è già oggi la più grande stazione ferroviaria d’Europa: collega il centro di Parigi con la periferia orientale e settentrionale, con le principali città del nord della Francia e con Amsterdam, Bruxelles, Londra e altre città europee. Ogni giorno è attraversata da 700mila persone, che ci si aspetta diventeranno 900mila entro il 2030. Il progetto – cha costa 600 milioni di euro, dovrebbe iniziare tra fine anno e inizio 2020 e terminare per il 2023 – vuole rendere la stazione più accogliente per i passeggeri e in particolare per i suoi 500 mila pendolari, con una grande e luminosa navata in vetro lunga 300 metri, un accesso più ordinato a binari e piattaforme, e negozi, servizi, spazi per il co-working, per le mostre e un parcheggio per duemila biciclette.
Secondo i firmatari della lettera, invece, il progetto trasformerebbe la stazione nell’ennesimo centro commerciale, obbligando i passeggeri ad attraversare una sezione piena di negozi prima di arrivare ai binari, come già accade nella maggior parte degli aeroporti e in alcune stazioni: «Costringere centinaia di migliaia di persone ad attraversare questi spazi commerciali diventerebbe insopportabile, è un regalo al commercio che porta con sé più distanza da percorrere e molto più tempo inutile da perdere. Indecente». Lo spazio destinato ai negozi passerà infatti dagli attuali 10mila metri quadrati a 50mila, con 40 boutique dedicate alla cultura francese, ristoranti e luoghi per lavorare. Secondo gli architetti «questo progetto è anche un grave errore urbanistico», perché creare un centro commerciale in una zona già trafficata «è un attacco al desiderio di riequilibrare le attività dentro Parigi, e più ancora nello spazio della Grande Parigi»: rischia infatti di indebolire i centri commerciali delle periferie, già in crisi, «a spese dei territori serviti dalla stazione. Assurdo». I firmatari della lettera chiedono quindi che il progetto «venga ridisegnato da zero».
Claude Solard, amministratore delegato di S.N.C.F. Gares & Connexions, l’azienda responsabile dei lavori, lo ha difeso sempre su Le Monde. Sostiene che la riqualificazione metterà a disposizione dei pendolari una stazione «più grande (due volte e mezzo), più accessibile, più piacevole e con più servizi e negozi».
Da anni la Gare du Nord è criticata come poco funzionale, troppo affollata, brutta e pericolosa, mentre il dibattito su come migliorarla divide urbanisti, architetti ed esperti. Come riflette anche quest’ultima polemica, uno dei punti principali è se sia sensato trasformarla in un centro commerciale, rischiando anche di indebolire le periferie in difficoltà. La riqualificazione è fondamentale in vista delle Olimpiadi, che si terranno in Francia nel 2024; infatti la stazione sarà uno snodo importante, collegherà Parigi all’aeroporto Charles de Gaulle, allo Stade de France, a un complesso di piscine ancora da costruire e ad altre strutture per gli atleti e i giornalisti nel nord della città. Secondo gli architetti contrari è comunque impossibile che i lavori si concludano in tempo. A giugno il progetto non aveva ottenuto il permesso dalla Commissione che si occupa dello sviluppo commerciale di Parigi; l’azienda costruttrice ha fatto ricorso, la decisione dovrebbe arrivare in autunno e, secondo gli esperti, quasi certamente sarà favorevole.