Ora si può ascoltare Apple Music dal browser

Il servizio di musica in streaming ha una nuova versione per il web, che farà concorrenza a quella di Spotify e a YouTube Music

(Apple)
(Apple)

Apple ha fatto una versione per browser di Apple Music, il suo servizio per ascoltare la musica in streaming, che finora poteva essere utilizzato solamente tramite il programma iTunes su computer e su smartphone con l’applicazione “Musica”. Il nuovo sistema è per ora in fase sperimentale (beta), ma comprende comunque buona parte delle funzionalità del normale Apple Music. La concorrenza dei servizi in streaming per la musica tramite web è piuttosto accesa, con Spotify e YouTube Music che si contendono buona parte degli utenti, e per questo la nuova iniziativa potrebbe consentire ad Apple di guadagnare nuovi iscritti e aumentare i ricavi derivanti dai suoi servizi online.

Per ora Apple Music su web è comunque riservato a chi è già iscritto al servizio e non c’è la possibilità di attivare un abbonamento direttamente dal sito. Le cose dovrebbero cambiare nei prossimi mesi, man mano che vengono aggiunte nuove funzionalità, ma questo significa che fino ad allora chi vorrà iscriversi dovrà comunque utilizzare iTunes o le applicazioni per iOS (iPad e iPhone) e Android.

La versione web di Apple Music ricalca in buona parte la grafica e le funzionalità della versione per iTunes. Si possono cercare le canzoni all’interno del catalogo e riprodurle, visualizzare le playlist e accedere alle proprie canzoni, se si ha l’opzione per la sincronizzazione della libreria attiva. Sono disponibili anche le sezioni per ascoltare le radio di Apple Music, per accedere alle canzoni consigliate e alle playlist più ascoltate dagli utenti.

Negli ultimi mesi, Apple ha lavorato molto per rendere Apple Music disponibile su un numero crescente e sempre più vario di dispositivi. Oltre ai propri portatili, smartphone, tablet e Apple TV, l’azienda ha prodotto una versione dell’applicazione per Android, e reso disponibile il servizio sugli assistenti per la casa di Amazon e sulle casse collegate al WiFi di Sonos. Apple starebbe anche lavorando per portare Apple Music sull’assistente di Google, o almeno così dicono da tempo i siti di tecnologia più informati.

La disponibilità su più piattaforme e di diversi produttori è diventata essenziale per i servizi di musica in streaming, che competono per offrire ovunque e nel modo più semplice i loro cataloghi. Occupandosi esclusivamente di musica in abbonamento, Spotify ha potuto diffondere il proprio servizio su buona parte dei prodotti per l’ascolto, mentre per società come Apple, Amazon e Google le cose sono più complicate perché oltre a offrire tutte e tre servizi di musica in streaming producono anche i dispositivi su cui riprodurre le canzoni. Inizialmente tutte e tre le società avevano privilegiato i propri servizi sui loro dispositivi, mentre ora stanno seguendo un approccio di maggiore apertura.

Apple Music conta circa 60 milioni di iscritti in tutto il mondo ed è cresciuto velocemente, considerato che il servizio esiste da poco più di 4 anni. Spotify continua a essere il servizio più diffuso con circa 108 milioni di iscritti alla versione a pagamento.