I talebani hanno rivendicato un attacco compiuto a Kabul questa mattina in cui sono state uccise 12 persone

Un poliziotto afghano davanti alla colonna di fumo causata dall'esplosione di un'autobomba a Kabul, il 3 settembre 2019 (AP Photo/Rahmat Gul)
Un poliziotto afghano davanti alla colonna di fumo causata dall'esplosione di un'autobomba a Kabul, il 3 settembre 2019 (AP Photo/Rahmat Gul)

I talebani hanno rivendicato un attacco che questa mattina a Kabul, in Afghanistan, ha ucciso 12 persone: 10 civili, un soldato statunitense e un soldato rumeno. L’attacco è stato fatto con un’autobomba che è esplosa nel quartiere di Shash Darak, un’area militarizzata adiacente alla “zona verde”, quella dove si trovano molte delle ambasciate e degli uffici in cui lavorano gli stranieri. L’esplosione ha inoltre ferito 42 persone. Poche ore dopo un’altra esplosione ha ucciso quattro soldati afghani davanti a una base militare in un’altra zona del paese.

Martedì, a Kabul, 16 persone erano morte per l’esplosione di un’autobomba, dopo che nei giorni precedenti c’erano già stati altri due attacchi nel nord dell’Afghanistan.

Da mesi sono in corso in Qatar dei colloqui di pace fra i talebani e gli Stati Uniti per cercare di trovare un accordo che metta fine alle violenze, iniziate nel 2001 con l’invasione americana del paese. Il punto di partenza dei negoziati di Doha è stato un accordo molto importante trovato tra le parti a gennaio, che prevede due cose: il ritiro dei soldati statunitensi dall’Afghanistan e l’impegno da parte dei talebani a non usare il territorio afghano per lanciare attacchi terroristici contro gli Stati Uniti e i suoi alleati. Le questioni rimaste aperte sono però diverse, e nonostante i risultati raggiunti i colloqui hanno rischiato di interrompersi in diverse occasioni. Martedì era stato annunciato il raggiungimento di un accordo di pace preliminare.