Il programma definitivo del governo PD-M5S

Ci sono 29 punti, ed è un po' più ampio di quello circolato nei giorni scorsi (ma sempre molto generico)

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

È stata diffusa una nuova versione – apparentemente definitiva – del programma di governo negoziato negli scorsi giorni dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, aggiornata e ampliata rispetto a quella uscita due giorni fa. Il governo, che ha giurato oggi e si è già riunito per il primo Consiglio dei ministri, ha messo per iscritto 29 punti – nella prima versione erano 26 – la cui formulazione nella maggior parte dei casi è piuttosto generica e si concentra più sugli obiettivi da raggiungere che non sulle modalità con cui saranno raggiunti.

Tutti i punti della prima versione sono stati ampliati, un paio sono stati accorpati e ce ne sono alcuni nuovi: per esempio il terzo, che si occupa di innovazione sostenibile nel settore industriale; l’ottavo, che parla di edilizia residenziale pubblica; il tredicesimo, che parla della cooperazione internazionale sancendo «il pilastro dell’alleanza euroatlantica»; e l’ultimo, che invece parla di agricoltura.

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Il Presidente del Consiglio incaricato ha predisposto, sulla base degli indirizzi condivisi dal MoVimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e da Liberi e Uguali, le seguenti linee programmatiche, che andranno a costituire la politica generale del Governo della Repubblica per il prosieguo della XVIII legislatura.

1)  Con  riferimento  alla  legge  di  bilancio  per  il  2020  sono  prioritari:  la  neutralizzazione dell’aumento  dell’IVA,  le  misure  di  sostegno  alle  famiglie  e  ai  disabili,  il  perseguimento  di politiche   per  l’emergenza  abitativa,  le  misure  di  deburocratizzazione  e  di  semplificazione amministrativa,  il  rafforzamento  degli  incentivi  per  gli  investimenti  privati,  nonché  l’incremento della  dotazione  delle  risorse  per  la  scuola,  per  l’università,  per  la  ricerca  e  il  per  il  welfare.  Tutte le  previsioni  saranno  comunque  orientate  a  perseguire  una  politica  economica  espansiva,  in modo  da  indirizzare  il  Paese  verso  una  solida  prospettiva  di  crescita  e  di  sviluppo  sostenibile, senza  mettere  a  rischio l’equilibrio  di  finanza  pubblica.

2)  Con  la  formazione  della  nuova  Commissione  europea  si  apre  una  nuova  fase  di programmazione  economica  e  sociale.  Sarà  un  obiettivo  prioritario  del  Governo  partecipare  alla definizione  di  nuove  linee  di  intervento  per rilanciare  piani  di  investimento  e  aumentare  i  margini di  flessibilità  allo  scopo  di  rafforzare  la  coesione  sociale.  L’Italia  deve  essere  protagonista  di  una fase  di  rilancio  e  di  rinnovamento  dell’Unione  europea,  intesa  come  strumento  per  ridurre  le disuguaglianze  e  vincere  la  sfida  della  sostenibilità  ambientale.  Il  Governo  si  adopererà  per promuovere  le  modifiche  necessarie  a  superare  l’eccessiva  rigidità  dei  vincoli  europei,  che rendono  le  attuali  politiche  di  bilancio  pubblico  orientate  prevalentemente  alla  stabilità  e  meno alla  crescita,  in  modo  da  tenere  conto  dei  complessivi  cicli  economici  e  di  evitare  che  si inneschino  processi  involutivi.  Abbiamo  bisogno  di  un’Europa  più  solidale,  più  inclusiva, soprattutto  più vicina  ai  cittadini.

3)  Il  sistema  industriale  del  nostro  Paese  sconta  problemi  di  bassa  crescita  e  produttività, ma  ha  in  sé  grandi  potenzialità  per  affrontare  la  sfida  di  una  nuova  stagione  di  sviluppo  che faccia  dell’Agenda  2030  sullo  sviluppo  sostenibile  il  suo  punto  di  forza.  Siamo  una  realtà  nella quale  la  produzione  di  massa  incontra  la  capacità  di  personalizzazione  del  prodotto.  La  presenza di  unità  economiche  di  piccola  e  media  dimensione  (settori  artigianali,  design,  manifattura)  ci consentono  flessibilità  nei  processi  e  adesione  alle  richieste  del  mercato.  Oggi  la  sfida  è  quella dell’innovazione  connessa  a  una  convincente  transizione  in  chiave  ambientale  del  nostro  sistema industriale,  allo  sviluppo  verde  per  creare  lavoro  di  qualità,  alla  piena  attuazione  dell’economia circolare,   alla   sfida  della   “quarta  rivoluzione  industriale”:  digitalizzazione,   robotizzazione, intelligenza  artificiale.  Il  piano  Impresa  4.0  è  la  strada  tracciata  da  implementare  e  rafforzare.  Il Governo intende  inoltre  potenziare  gli  interventi  in favore  delle  piccole  e  medie  imprese.

4)  Occorre:  a)  ridurre  le  tasse  sul  lavoro  (cosiddetto  “cuneo  fiscale”),  a  totale  vantaggio dei  lavoratori;  b)  individuare  una  retribuzione  giusta  (cosiddetto  “salario  minimo”),  garantendo le  tutele  massime  a  beneficio  dei  lavoratori,  anche  attraverso  il  meccanismo  dell’efficacia  erga omnes  dei   contratti   collettivi   sottoscritti   dalle   organizzazioni   sindacali   maggiormente rappresentative;   c)  approvare  una  legge  sulla  rappresentanza  sindacale,  sulla  base  di  indici rigorosi;  d)  nel  rispetto  dei  princìpi  europei  e  nazionali  a  tutela  della  concorrenza,  individuare  il giusto   compenso  per  i  lavoratori  non  dipendenti,  al  fine  di  evitare  forme  di  abuso  e  di sfruttamento  in  particolare  a  danno  dei  giovani  professionisti,  anche  a  tutela  del  decoro  della professione;  e)  realizzare  un  piano  strategico  di  prevenzione  degli  infortuni  sul  lavoro  e  delle malattie  professionali,  assicurando  livelli  elevati  di  sicurezza  e  di  tutela  della  salute  nei  luoghi  di lavoro,   nonché   un   sistema   di   efficiente   vigilanza,   corredato   da   un   adeguato   apparato sanzionatorio;   f)  introdurre  una  legge  sulla  parità  di  genere  nelle  retribuzioni;   g)  sostenere l’imprenditorialità  femminile;  h)  rinnovare  l’istituto  di  natura  previdenziale  cosiddetto  “opzione donna”;  i)  recepire  le  direttive  europee  sul  congedo  di  paternità  obbligatoria  e  sulla  conciliazione tra  lavoro  e  vita  privata;  l)  incrementare  il  Fondo  previdenziale  integrativo  pubblico,  includendo la  pensione  di  garanzia  per i  giovani.

5)  È  essenziale  investire  sulle  nuove  generazioni,  vera  risorsa  per  il  futuro  del  Paese,  al fine  di  garantire  a  tutti  la  possibilità  di  svolgere  un  percorso  di  crescita  personale,  sociale, culturale  e  professionale  nel  nostro  Paese.  Occorre  altresì  creare  le  condizioni  affinché  chi  ha dovuto  lasciare  l’Italia  possa  tornarvi  e  trovare  un  adeguato  riconoscimento  del  merito.  È necessario  incrementare  politiche  di  welfare  rivolte  ai  giovani  che  provengono  da  famiglie  a basso reddito.

6)  Il  Governo  promuoverà  una  più  efficace  protezione  dei  diritti  della  persona,  anche  di nuova  generazione,  rimuovendo  tutte  le  forme  di  diseguaglianza  (sociali,  territoriali,  di  genere), che  impediscono  il  pieno  sviluppo  della  persona  e  il  suo  partecipe  coinvolgimento  nella  vita politica,  sociale,  economica  e  culturale  del  Paese.  È  necessario  rafforzare  la  tutela  e  i  diritti  dei minori.  Occorre  intervenire  con  più  efficaci  misure  di  sostegno  in  favore  delle  famiglie  (assegno unico),  con  particolare  attenzione  alle  famiglie  numerose  e  prive  di  adeguate  risorse  economiche e  a  quelle  con  persone  con  disabilità.  Occorre,  inoltre,  realizzare  una  razionale  riunificazione normativa  della  disciplina  in  materia  di  sostegno  alla  disabilità.  Si  rende  necessario  sviluppare modelli  che  facilitino  la  mobilità  e  l’accessibilità,  promuovendo  politiche  non  meramente assistenziali,  ma  orientate  alla  inclusione  sociale  dei  cittadini  con  disabilità  e  al  pieno  esercizio  di una  cittadinanza  attiva.  Sarà  inoltre  valorizzato,  a  livello  normativo,  la  figura  del   caregiver, attraverso  il  riconoscimento  della  sua  funzione  sociale.

7) Il Governo intende realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale e porti a inserire la protezione dell’ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell’ambiente, il progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici. Occorre adottare misure che incentivino prassi socialmente responsabili da parte delle imprese; perseguire la piena attuazione della eco-innovazione; introdurre un apposito fondo che valga a orientare, anche su base pluriennale, le iniziative imprenditoriali in questa direzione. È necessario promuovere lo sviluppo tecnologico e le ricerche più innovative in modo da rendere quanto più efficace la “transizione ecologica” e indirizzare l’intero sistema produttivo verso un’economia circolare, che favorisca la cultura del riciclo e dismetta definitivamente la cultura del rifiuto.

8)  Occorre  prevedere  un  piano  di  edilizia  residenziale  pubblica  volto  alla  ristrutturazione del  patrimonio  esistente  e  al  riutilizzo  delle  strutture  pubbliche  dismesse,  in  favore  di  famiglie  a basso  reddito  e  dei  giovani;  adeguare  le  risorse  del  Fondo  nazionale  di  sostegno  alle  locazioni; rendere  più trasparente  la  contrattazione  in materia  di  locazioni.

9)  Massima  priorità  dovranno  assumere  gli  interventi  volti  a  potenziare  le  politiche  per  la messa  in  sicurezza  del  territorio  e  per  il  contrasto  al  dissesto  idrogeologico,  per  la  riconversione delle  imprese,  per  l’efficientamento  energetico,  per  la  rigenerazione  delle  città  e  delle  aree interne,  per  la  mobilità  sostenibile  e  per  le  bonifiche.  È  necessario  accelerare  la  ricostruzione delle  aree  terremotate,  anche  attraverso  l’adozione  di  una  normativa  organica  che  consenta  di rendere  più  spedite  le  procedure.  Occorre  intervenire  sul  consumo  del  suolo,  sul  contrasto  alle agro-mafie,  sulle  sofisticazioni  alimentari  e  sui  rifiuti  zero.  Bisogna  introdurre  una  normativa  che non  consenta,  per  il  futuro,  il  rilascio  di  nuove  concessioni  di  trivellazione  per  estrazione  di idrocarburi.   In  proposito,  il  Governo  si  impegna  a  promuovere  accordi  internazionali  che vincolino  anche  i  Paesi  che  si  affacciano  sul  Mediterraneo  a  evitare  quanto  più  possibile concessioni  per  trivellazione.  Il  Governo  si  impegna  altresì  a  promuovere  politiche  volte  a favorire  la  realizzazione  di  impianti  di  riciclaggio  e,  conseguentemente,  a  ridurre  il  fabbisogno degli  impianti  di  incenerimento,  rendendo  non  più  necessarie  nuove  autorizzazioni  per  la  loro costruzione.

10)  È  necessario  inserire,  nel  primo  calendario  utile  della  Camera  dei  deputati,  la riduzione  del  numero  dei  parlamentari,  avviando  contestualmente  un  percorso  per  incrementare le  opportune  garanzie  costituzionali  e  di  rappresentanza  democratica,  assicurando  il  pluralismo politico  e  territoriale.  In  particolare,  occorre  avviare  un  percorso  di  riforma,  quanto  più  possibile condiviso  in  sede  parlamentare,  del  sistema  elettorale.  Contestualmente,  si  rende  necessario procedere  alla  riforma  dei  requisiti  di  elettorato  attivo  e  passivo  per  l’elezione  del  Senato  della Repubblica  e  della  Camera  dei  deputati,  nonché  avviare  una  revisione  costituzionale  volta  a introdurre  istituti  che  assicurino  più  equilibrio  al  sistema  e  che  contribuiscano  a  riavvicinare  i cittadini  alle  Istituzioni.

11)  Obiettivo  strategico  sarà  il  potenziamento,  da  realizzare  anche  attraverso  maggiori investimenti,  del  sistema  universitario  e  del  sistema  della  ricerca  nel  suo  complesso.  Si  reputa altresì  necessario  sostenere  il  sistema  AFAM  (Alta  Formazione  Artistica  e  Musicale).  Dovranno essere  posti  in  essere  interventi  per  favorire  un  più  intenso  coordinamento  e  un  più  organico raccordo  tra  centri  universitari  ed  enti  di  ricerca,  favorendo  l’internazionalizzazione  degli  stessi. Il  sistema  di  reclutamento  va  allineato  ai  migliori  standard  internazionali  e  va  potenziato  anche attraverso  l’istituzione  di  un’agenzia  nazionale,  sul  modello  di  quelle  istituite  in  altri  Paesi europei,  che  possa  coordinare  e  accrescere  la  qualità  e  l’efficacia  delle  politiche  pubbliche  sulla ricerca.   Vanno   sperimentate   nuove  forme  di  finanziamento  e  vanno  incentivate   formule innovative  di  partenariato  pubblico-privato.  Occorre,  infine,  ripensare  il  modello  di  accesso  ai corsi  di  laurea  a  numero  programmato.

12)  Una  nuova  strategia  di  crescita  fondata  sulla  sostenibilità  richiede  investimenti  mirati all’ammodernamento  delle  attuali  infrastrutture  e  alla  realizzazione  di  nuove  infrastrutture,  al fine  di  realizzare  un  sistema  moderno,  connesso,  integrato,  più  sicuro,  che  tenga  conto  degli impatti  sociali  e  ambientali  delle  opere.

13)  Il  Governo  persegue  la  tutela  degli  interessi  nazionali,  promuovendo  un  nuovo equilibrio  globale  basato  sulla  cooperazione  e  la  pace  e  rafforzando  il  sistema  della  cooperazione allo  sviluppo,  nel  quadro  di  un  “multilateralismo  efficace”,  basato  sul  pilastro  dell’alleanza euroatlantica,  con  riferimento  all’opera  delle  Nazioni  Unite,  e  sul  pilastro  dell’integrazione europea.  Il  Governo  si  impegna,  inoltre,  a  rafforzare  –  anche  all’interno  dell’Unione  europea  una  politica  di  investimenti  mirata  al  Continente  africano,  secondo  un  modello  di  partenariato  tra pari.   È  necessario,  inoltre,  promuovere  provvedimenti  volti  alla  tutela  dei  cittadini  italiani all’estero  e  alla  riforma  dell’AIRE.  Con  riguardo  all’esportazione  di  armi,  occorre  rendere  la normativa  più  stringente,  evitando  l’esportazione  delle  armi  e  della  componentistica  che  possano colpire  la  popolazione  civile.

14)  L’Italia  ha  bisogno  di  una  seria  legge  sul  conflitto  di  interessi  e  di  una  riforma  del sistema  radiotelevisivo  improntato  alla  tutela  dell’indipendenza  e  del  pluralismo.  Più  in  generale, il  Governo porrà  in essere  politiche  di  promozione  del  pluralismo  dell’informazione.

15)  Occorre  rendere  più  efficiente  il  sistema  della  giustizia  civile,  penale  e  tributaria, anche  attraverso  una  drastica  riduzione  dei  tempi;  riformare  il  metodo  di  elezione  dei  membri  del Consiglio  superiore  della  Magistratura;  garantire  l’indipendenza  della  magistratura  dalla  politica.

16)  Nel  perseguimento  della  legalità  è  necessario  potenziare  la  lotta  alle  organizzazioni mafiose  e  all’evasione  fiscale,  anche  prevedendo  l’inasprimento  delle  pene,  incluse  quelle detentive,   per  i  grandi  evasori  e  rendendo  quanto  più  possibile   trasparenti  le  transazioni commerciali,   agevolando,   estendendo   e  potenziando  i  pagamenti   elettronici  obbligatori   e riducendo  drasticamente  i  costi  di  transazione.

17)  Occorre  porre  in  essere  una  riforma  fiscale,  che  contempli  la  semplificazione  della disciplina,   una   più  efficace   alleanza   tra  contribuenti   e   Amministrazione   finanziaria   e  la rimodulazione  delle  aliquote,  in  linea  con  il  principio  costituzionale  della  progressività  della tassazione,  con  il  risultato  di  alleggerire  la  pressione  fiscale,  nel  rispetto  dei  vincoli  di  equilibrio del  quadro  di  finanza  pubblica.  Allo  stesso  tempo,  occorrerà  completare,  in  misura  efficace,  la spending  review,  operando  una  revisione  significativa  delle  voci  di  spesa.  Analogamente  si procederà  a  una  revisione  delle  tax  expenditures.

18)  È  indispensabile  promuovere  una  forte  risposta  europea,  soprattutto  riformando  il Regolamento  di  Dublino,  al  problema  della  gestione  dei  flussi  migratori,  superando  una  logica puramente  emergenziale  a  vantaggio  di  un  approccio  strutturale,  che  affronti  la  questione  nel  suo complesso,  anche  attraverso  la  definizione  di  una  organica  normativa  che  persegua  la  lotta  al traffico  illegale  di  persone  e  all’immigrazione  clandestina,  ma  che  –  nello  stesso  tempo  –  affronti i  temi  dell’integrazione.  La  disciplina  in  materia  di  sicurezza  dovrà  essere  rivisitata,  alla  luce delle  recenti  osservazioni  formulate  dal  Presidente  della  Repubblica.

19)  Va  lanciato  un  piano  straordinario  di  investimenti  per  la  crescita  e  il  lavoro  al  Sud, anche  attraverso  il  rafforzamento  dell’azione  della  banca  pubblica  per  gli  investimenti,  che  aiuti le  imprese  in  tutta  Italia  e  che  si  dedichi  a  colmare  il  divario  territoriale  del  nostro  Paese.  Per  le aree  più  disagiate  occorre  promuovere  l’adozione  e  il  coordinamento  di  vari  strumenti  normativi e  di  intervento,  quali  Contratti  Istituzionali  di  Sviluppo,  Zone  Economiche  Speciali,  Contratti  di Rete.  Obiettivo  fondamentale  è  quello  di  accelerare  la  realizzazione  di  progetti  strategici,  tra  loro funzionalmente  connessi,  di  valorizzazione  dei  territori,  utilizzando  al  meglio  i  Fondi  europei  di sviluppo  e  coesione.  Rientrano  in  tale  ambito  i  progetti  di  infrastrutturazione,  di  sviluppo economico,  produttivo  e  imprenditoriale,  in  materia  di  turismo,  cultura  e  valorizzazione  delle risorse  naturali,  di  ambiente,  occupazione  e  inclusione  sociale.

20)  È  necessario  completare  il  processo  di  autonomia  differenziata  giusta  e  cooperativa, che  salvaguardi  il  principio  di  coesione  nazionale  e  di  solidarietà,  la  tutela  dell’unità  giuridica  e economica;  definisca  i  livelli  essenziali  delle  prestazioni  concernenti  i  diritti  civili  e  sociali,  i fabbisogni  standard;  attui  compiutamente  l’articolo  119,  quinto  comma,  della  Costituzione,  che prevede  l’istituzione  di  un  fondo  di  perequazione  volto  a  garantire  a  tutti  i  cittadini  la  medesima qualità  dei  servizi.  Ciò  eviterà  che  questo  legittimo  processo  riformatore  possa  contribuire  ad aggravare  il  divario  tra  il  Nord  e  il  Sud  del  Paese.  Nella  ricognizione  ponderata  delle  materie  e delle   competenze  da  trasferire  e  delle  conseguenti  ricadute  –  di  natura  politica,  giuridica, economica  e  sociale  –  che  questo  trasferimento  determina,  occorre  procedere  con  la  massima attenzione.  In  questa  prospettiva,  decisivo  e  centrale  sarà  il  ruolo  del  Parlamento,  che  andrà coinvolto  anche  preventivamente,  non  solo  nella  fase  legislativa  finale  di  approvazione.  È  inoltre necessario  rivedere  il  testo  unico  per  gli  enti  locali,  introducendo  un’Agenda  urbana  per  lo sviluppo  sostenibile  delle  città,  delle  città  metropolitane,  di  Roma  capitale,  attuando  la  legge  per la  valorizzazione  dei  piccoli  comuni,  sopprimendo  gli  enti  inutili.  Occorre,  infine,  garantire  il rispetto  delle  autonomie  a  statuto  speciale  e  la  tutela  delle  minoranze  linguistiche.

21)  In  armonia  con  il  diritto  dell’Unione  europea,  è  necessario  porre  in  essere  politiche per  la  tutela  dei  risparmiatori  e  del  risparmio,  anche  agendo sul  sistema  bancario.

22)   Occorre  tutelare  i  beni  comuni,  a  partire  dalla  scuola  pubblica:  è  necessario intervenire  contro  le  classi  troppo  affollate  e  valorizzare,  anche  economicamente,  il  ruolo  dei docenti,  potenziare  il  piano  nazionale  per  l’edilizia  scolastica  e  garantire  la  gratuità  del  percorso scolastico   per  gli  studenti  provenienti  da  famiglie  con  redditi  medio-bassi,  contrastare  la dispersione  scolastica  e  il  bullismo.  L’acqua  è  un  bene  comune:  bisogna  approvare  subito  una legge  sull’acqua  pubblica,  completando  l’iter  legislativo  in  corso.  Il  Governo  è  impegnato  a difendere  la  sanità  pubblica  e  universale,  valorizzando  il  merito.  Occorre  inoltre,  d’intesa  con  le Regioni,  assicurare  un  piano  di  assunzioni  straordinarie  di  medici  e  infermieri;  integrare  i  servizi sanitari   e  socio-sanitari  territoriali;   potenziare   i  percorsi  formativi   medici.   Sarà  rafforzata l’azione  di  contrasto  al  gioco  d’azzardo  patologico.  Anche  le  nostre  infrastrutture  sono  beni pubblici  ed  è  per  questo  che  occorre  garantire  maggiori  investimenti,  assicurare  manutenzioni ordinarie  e  straordinarie  più  assidue,  tutelare  gli  utenti  e  rafforzare  il  sistema  della  vigilanza  in ordine   alla   sicurezza   infrastrutturale.   Sarà   inoltre   avviata   la   revisione   delle   concessioni autostradali,  confermando  il  piano  tariffario  unico.  È  necessario,  infine,  rafforzare  la  normativa per  tutelare  gli  animali,  contrastando  ogni  forma  di  violenza  e  di  maltrattamento  nei  loro confronti.

23)  Per  favorire  l’accesso  alla  piena  partecipazione  democratica  e  all’informazione  e  la trasformazione  tecnologica,  la  cittadinanza  digitale  va  riconosciuta  a  ogni  cittadino  italiano  sin dalla  nascita,  riconoscendo – tra  i  diritti  della  persona  – anche  il  diritto  di  accesso  alla  rete.

24)  Il  Governo  ritiene  che  un  grande  Paese  industriale  come  l’Italia  debba  porsi  come obiettivo  l’innovazione  tecnologica  quale  vettore  di  crescita  economica,  favorendo  l’aumento degli   investimenti   privati,   ancora  troppo  lontani  dalla  media  europea,  in   start-up  e  PMI innovative.  Nella  consapevolezza  che  l’intero  “sistema-Paese”  necessiti  di  rinnovate  competenze digitali,  anche  il  progetto  di  innovazione  e  digitalizzazione  della  P.A.  costituisce  una  misura particolarmente  efficace  per  contribuire  allo  sviluppo  e  alla  crescita  economica  e  culturale  del Paese.  A  tal  fine,  sarà  promossa  l’integrazione  delle  tecnologie  digitali  nei  processi  decisionali, attraverso   una  sempre  maggiore  interoperabilità  delle  soluzioni  tecnologiche,   un  migliore utilizzo  dei  dati  pubblici,  una  crescente  diffusione  di  standard  comuni.

25)   Nell’ambito  della   governance  della  società  digitale,  sarà  decisivo  concentrarsi sull’equità  fiscale,  la  portabilità  dei  dati,  i  diritti  dei  lavoratori  digitali  (cosiddetti   riders),  i modelli  redistributivi  che  incidono  sul  commercio  elettronico,  sulla  logistica,  sulla  finanza,  sul turismo,  sull’industria  e  sull’agricoltura.  Occorre  introdurre  la  web  tax  per  le  multinazionali  del settore  che  spostano  i  profitti  e  le  informazioni  in  Paesi  differenti  da  quelli  in  cui  vendono  i  loro prodotti.

26)  Occorre  offrire  maggiore  tutela  e  valorizzare  il  personale  della  difesa,  delle  forze  di polizia  e  dei  vigili  del  fuoco (comparto  sicurezza  e  soccorso pubblico).

27)  Il  Governo  è  consapevole  che  il  turismo  è  un  settore  strategico  per  il  nostro  Paese, anche  perché  contribuisce  per  più  del  10  per  cento  al  PIL.  Per  questo,  si  rende  necessaria  una seria  revisione  della  governance  pubblica,  accompagnata  da  misure  concrete  a  sostegno  delle imprese  che  realizzano  ospitalità,  con  particolare  attenzione  all’accessibilità.  Il  Governo  si impegna  inoltre  a  promuovere  i  multiformi  percorsi  del  turismo,  valorizzando  la  ricchezza  del nostro  patrimonio  naturale,  storico,  artistico  e  culturale,  anche  attraverso  il  recupero  delle  più antiche  identità  e  delle  tradizioni  locali.  In  generale,  la  conservazione  e  la  valorizzazione  del patrimonio  artistico  e  culturale  del  Paese  sono obiettivi  prioritari  dell’azione  di  governo.

28)   Occorre  rafforzare  il  nostro   export,  individuando  gli  strumenti  più  idonei  per promuovere  e  accompagnare  il  made  in  Italy,  potenziando  le  attività  di  consulenza  e  di  supporto finanziario e assicurativo in favore degli esportatori, anche attraverso l’individuazione di un adeguato modello di condivisione dei rischi tra Sace e MEF. Più in generale, si rende necessario accompagnare e sostenere gli imprenditori italiani che operano all’estero, elaborando alcune proposte che mirino a introdurre anche da noi le best practices in materia, ricavate dall’analisi comparativa con altri ordinamenti giuridici.

29)  L’agricoltura  e  l’agroalimentare  rappresentano  un  comparto  decisivo  rispetto  alle sfide  che  il  nostro  Paese  deve  affrontare.  È  necessario  sviluppare  la  filiera  agricola  e  biologica,  le buone  pratiche  agronomiche;  conservare  e  accrescere  la  qualità  del  territorio,  contenendo  il consumo  del  suolo  agricolo;  adottare  gli  strumenti  necessari  per  preservare  le  colture  tradizionali e  biologiche,  tutelando  peculiarità  e  specificità  produttive,  così  come  l’agricoltura  contadina nelle  cosiddette  “aree  marginali”;  sostenere  le  aziende  agricole  giovanili;  investire  nella  ricerca in  agricoltura,  individuando  come  prioritari  la  sostenibilità  delle  coltivazioni  e  il  contrasto  ai mutamenti  climatici,  l’uso  efficiente  e  sostenibile  della  risorsa  idrica,  la  più  ampia  diffusione dell’agricoltura   di   precisione.   Occorre,   inoltre,   concorrere   al   rafforzamento   delle   regole dell’Unione  europea  per  l’etichettatura  e  la  tracciabilità  degli  alimenti  e  porre  la  massima attenzione,  in  sede  di  negoziazione  dei  trattati  commerciali,  alla  salvaguardia  delle  produzioni tipiche.  Per  le  imprese  agricole  si  aprirà  a  breve  un  negoziato  strategico  per  la  nuova  PAC: l’Italia  dovrà  perseguire,  anche  in  quella  sede,  l’obiettivo  di  valorizzare  le  nostre  eccellenze agricole  e  la  filiera  agroalimentare.