5 persone sono morte per l’uragano Dorian alle Bahamas
Ora si sta spostando verso la Florida, ma nel frattempo si è indebolito passando alla categoria 2
Alle Bahamas almeno cinque persone sono morte a causa dell’uragano Dorian, ha confermato il presidente dell’arcipelago caraibico Hubert Minnis. Dorian, che domenica aveva raggiunto la massima categoria della scala Saffir-Simpson con cui si misura l’intensità delle perturbazioni, la 5, prima di essere declassato alla 4, poi alla 3 e infine alla 2, è stato il più potente uragano a colpire le Bahamas da quando questi fenomeni vengono misurati e il secondo più forte in generale a essere registrato nel nord Atlantico.
Ora Dorian si sta dirigendo verso la Florida, negli Stati Uniti. Secondo le previsioni del National Hurricane Center (NHC), l’agenzia meteorologica americana che si occupa degli uragani, continuerà a essere molto forte anche oggi e domani.
Le cinque persone morte alle Bahamas si trovavano sulle isole Abaco, nel nord-est dell’arcipelago, la zona colpita per prima e maggiormente da Dorian; ci vivono 17mila persone. In tutto il paese circa 13mila case sono state danneggiate o distrutte secondo la Croce Rossa. Molte strade sono state inondate, alberi sradicati e automobili ribaltate. Ora la tempesta sta colpendo Grand Bahama, l’isola più a nord, dove vivono 50mila persone. Secondo i giornali locali anche l’aeroporto internazionale dell’isola sarebbe inondato.
Con l’avvicinarsi di Dorian alle proprie coste, gli stati americani di Florida, Georgia, North e South Carolina hanno dichiarato lo stato di emergenza. Grand Bahama si trova a soli 100 chilometri di distanza da West Palm Beach, in Florida, ma per ora non si sa in quale punto della costa americana Dorian arriverà per primo. Tra i preparativi in vista del suo arrivo, la città di Miami ha ordinato la rimozione dalle strade di tutti i monopattini elettrici dei servizi di noleggio a breve termine per evitare che questi mezzi si trasformino in proiettili con l’arrivo dell’uragano.
Domenica il South Carolina ha emesso un ordine di evacuazione per tutta la sua costa che riguarda 830mila persone; lo stesso ha fatto la Georgia. In tutti gli Stati Uniti sono stati cancellati più di 2.700 voli a causa dell’uragano: da lunedì pomeriggio gli aeroporti internazionali di Orlando e Fort Lauderdale, in Florida, sono chiusi. È possibile che l’uragano non tocchi le coste della Florida, ma anche solo passandoci vicino prima di spostarsi verso nord potrà causare grossi danni.