Trump ha twittato una foto secretata?
Mostra una base militare iraniana ed è stata scattata da un drone o un satellite militare: il presidente americano non ha ancora spiegato perché l'abbia resa pubblica
Ieri sera il presidente americano Donald Trump ha commentato su Twitter l’esplosione avvenuta in una base militare iraniana giovedì 29 agosto allegando quella che molti esperti considerano un’immagine secretata e ottenuta violando gli accordi internazionali.
L’esplosione sarebbe avvenuta a Semnan, nel nord del paese, in una base che l’Iran chiama Spazioporto Imam Khomeini. A partire dalle immagini satellitari circolate subito dopo, diversi esperti hanno ipotizzati che sia stata causata dal fallimento del lancio di un razzo. L’immagine diffusa da Trump però è molto più definita, tanto che sembra scattata da un drone militare o da un satellite-spia. Secondo diversi esperti contattati dal Washington Post, inoltre, «presenta i tratti tipici delle immagini prodotte dagli analisti dell’intelligence», e «quasi certamente era classificata come molto riservati».
Sono pochissimi i casi in cui un presidente americano aveva deciso di rendere pubblica un’immagine secretata, e riguardano tutti eventi molto noti o rilevanti per la sicurezza americana, come l’invasione dell’Iraq nel 2003 o la crisi dei missili di Cuba del 1962. Non è chiaro se Trump si sia reso conto dell’eccezionalità del suo gesto. «Avevamo una foto e io l’ho diffusa, cosa che avevo assolutamente il diritto di fare», ha spiegato ai giornalisti poco dopo senza fornire ulteriori spiegazioni.
The United States of America was not involved in the catastrophic accident during final launch preparations for the Safir SLV Launch at Semnan Launch Site One in Iran. I wish Iran best wishes and good luck in determining what happened at Site One. pic.twitter.com/z0iDj2L0Y3
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 30, 2019
Trump ha effettivamente l’autorità per rendere pubbliche tutte le informazioni che vuole, anche quelle secretate. Di solito però decisioni del genere sono prese d’accordo con le agenzie di intelligence: il Washington Post ricorda che raramente informazioni e immagini del genere vengono diffuse «perché possono aiutare un paese nemico a capire come gli Stati Uniti lo stanno spiando».
La questione però è ancora più delicata per via dei rapporti fra Iran e Stati Uniti, che dall’inizio dell’amministrazione Trump sono tornati molto tesi. A giugno, in particolare, l’Iran aveva abbattuto un drone militare americano accusandolo di avere invaso il proprio spazio aereo nei pressi dello Stretto di Hormuz, il tratto di mare che nelle ultime settimane è finito al centro della crisi fra Stati Uniti e Iran. Gli Stati Uniti sospettano da tempo che l’Iran utilizzi il proprio programma spaziale per scopi militari, e di conseguenza in molti danno per scontato che l’esercito americano tenga d’occhio alcune importanti basi militari: diffondere un’immagine del genere, però, significa ammettere che un mezzo americano ha invaso lo spazio aereo iraniano senza l’autorizzazione necessaria, oppure che gli Stati Uniti hanno un satellite militare puntato su obiettivi sensibili in Iran.
Ci sono pochi dubbi che la foto fosse secretata. Diversi ex agenti dell’intelligence hanno fatto notare che in alto a sinistra un blocco nero copre il livello di segretezza della foto, cosa che suggerisce che sia stato coperto in fretta e furia appena prima che Trump lo twittasse. Un riflesso sulla foto fa pensare invece che Trump abbia fatto una foto al tablet con cui solitamente gli vengono mostrate le immagini secretate.
Alcuni hanno ipotizzato che Trump abbia diffuso l’immagine per mettere ulteriore pressione all’Iran, dopo che un anno fa gli Stati Uniti si sono ritirati dall’accordo sul nucleare iraniano chiedendo di negoziare un nuovo accordo. Il governo iraniano non ha commentato ufficialmente l’esplosione avvenuta giovedì nella propria base.