Il notaio del M5S dice che il voto su Rousseau è «un po’ come il televoto di Ballando con le stelle»
Lo ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera, in cui assicura anche che i risultati non possono essere manipolati
Il Corriere della Sera di oggi ha pubblicato un’intervista a Valerio Tacchini, ex candidato del Movimento 5 Stelle al Senato e considerato il notaio del partito. Tacchini, che ha 56 anni, è noto soprattutto per essere stato il notaio di varie trasmissioni televisive fra cui L’isola dei famosi. Per il M5S ha certificato la legittimità di varie votazioni sulla controversa piattaforma Rousseau, quella a cui il Movimento nei prossimi giorni ha intenzione di sottoporre l’accordo di governo che sta discutendo col Partito Democratico.
A proposito del voto su Rousseau e delle relative procedure di sicurezza, Tacchini ha risposto al Corriere che «è tutto controllato secondo per secondo», e per spiegare meglio il suo funzionamento ha usato un termine di paragone piuttosto inusuale:
«È un po’ come il televoto di Ballando sotto le stelle [sic] e X Factor»
Proprio per via dei negoziati sul nuovo governo in questi giorni si è tornati a parlare della trasparenza e della solidità della piattaforma, considerata da diversi esperti piuttosto scarsa. A marzo anche il Garante della privacy, l’autorità amministrativa indipendente che protegge i dati personali, aveva multato la società che gestisce la piattaforma per 50mila euro, sostanzialmente perché non garantisce «la protezione delle schede elettroniche e l’anonimato dei votanti in tutte le fasi del procedimento elettorale elettronico».