Abbiamo provato due cosi per impugnare il telefono
E non rischiare di farlo cadere, per terra o sulla nostra faccia mentre leggiamo sdraiati
Vi è mai capitato di usare il vostro smartphone da sdraiati a pancia in su, perdere la presa e farvi cadere il telefono in faccia? Potete ammetterlo, succede a molti. Forse è una delle ragioni – insieme alle aumentate dimensioni dei telefoni – per cui negli ultimi anni si sono diffusi alcuni accessori per smartphone che servono a impugnarli meglio: sono pomelli ripiegabili, anelli o elastici da attaccare sul retro del proprio smartphone o della sua cover. Vincendo il pregiudizio secondo cui sarebbero oggetti goffi, poco belli da vedere e quindi un po’ sfigati, una redattrice del Post ne ha provati due per capire se siano davvero utili e capire come sceglierne uno tra i tanti tipi esistenti.
PopSocket
La prima impugnatura che ha provato è PopSocket, un pomello telescopico da attaccare sul retro dello smartphone, che inizialmente era stato ideato per avvolgere il cavo delle cuffie. “Telescopico” nel senso che mentre si tiene il telefono in tasca lo si schiaccia in modo da non ingombrare, o meglio da ingombrare poco: come le altre impugnature, il PopSocket impedisce al telefono a cui è attaccato di poggiare direttamente su un piano, ma questo non per forza è uno svantaggio, dato che ripiegandolo solo parzialmente può fare anche da leggio.
Il modello tradizionale di PopSocket si incolla al retro degli smartphone (o a una cover) grazie a un gel adesivo che permette anche di riposizionare l’impugnatura, se non viene lasciato asciugare (succede dopo 15 minuti all’aria, dice il produttore): si può staccare e posizionare facilmente (tutte le volte che si vuole, dice sempre il produttore), se si è in difficoltà con l’aiuto dei filo interdentale. La redattrice ha riposizionato il suo PopSocket più di due mesi dopo averlo attaccato per la prima volta e dopo avergli dato una leggera sciacquata: si è re-incollato molto bene, come la prima volta. Non dà l’idea che il peso del telefono potrebbe farlo staccare improvvisamente. C’è anche un sistema alternativo per fissarlo a una cover, il PopGrip Slide, ma solo per alcuni modelli di iPhone.
In un’intervista con The Goods, la sezione dedicata ai prodotti di consumo del sito americano Vox, il creatore dei PopSocket David Barnett aveva spiegato che la posizione ideale per i PopSocket è al centro del retro degli smartphone (un po’ più in basso solo se si ha un modello “Plus”) e che il modo migliore per impugnarlo è tra l’indice e il medio.
La maggior parte delle recensioni sul PopSocket che si trovano online dice più o meno la stessa cosa: gli autori prima di provarlo pensavano che fosse un oggetto scemo e dopo averlo provato dicono di non poter più vivere senza. La redattrice che l’ha provato però non è convinta: forse dipende dalla sua scarsa manualità, ma trova che tenere un pomello tra le dita sia scomodo e poco funzionale, e non assicuri davvero una buona presa.
Un’altra cosa da dire sui PopSocket – oltre al fatto che i modelli base costano 15 euro, e si possono acquistare anche su Amazon – è che il business dell’azienda che lo produce si basa in gran parte sul suo carattere decorativo, come succede per i produttori di cover: la sua superficie piatta, chiamata “PopTop”, si può sostituire e ne esistono innumerevoli, di colori e fantasie di ogni genere. Si può anche farne fare uno con una propria immagine e c’è una versione che contiene un piccolo specchio.
Loopy Case
Il secondo accessorio per impugnare lo smartphone che la redattrice del Post ha provato è una cover che sul retro ha un’asola di gomma per tenere lo smartphone in modo più saldo.
Molto più del PopSocket, secondo la redattrice, dà un senso di sicurezza: bisogna proprio addormentarsi perché usandolo a letto si finisca col farsi cadere il telefono in faccia. È particolarmente adatto per quando si fa turismo perché permette di fare foto al panorama senza temere di perdere il proprio telefono anche dalla cima di una montagna o di una torre, da una seggiovia, da una barca a vela o da un tuk-tuk. Nella vita di tutti i giorni, meno avventurosa, è utile in quelle occasioni in cui bisogna afferrare insieme un mazzo di chiavi, una borsa, un ombrello, la tessera dell’abbonamento alla metropolitana e chissà cos’altro: basta infilare un dito nell’asola e portarsi dietro lo smartphone come un anello.
È vero che ancora meno che con il PopSocket il telefono non sta appoggiato bene al piano, ma anche in questo caso la cosa può essere un vantaggio, ad esempio per notare meglio le notifiche sullo schermo mentre si sta facendo altro. E se proprio dà fastidio basta togliere la cover.
Costa più di un PopSocket, ma dato che funziona anche come paraurti, essendo una cover non c’è così tanta differenza: il modello base si acquista sul sito del produttore per 39 dollari, cioè 35 euro. Comprandone due (per la precisione spendendo più di 50 dollari) la spedizione con DHL è gratuita, altrimenti costa tra i 5 e gli 8 dollari; perché il pacco arrivi dovrete aspettare da una settimana e mezzo a tre settimane. Poi certo, potete sempre fare due buchi in una cover di plastica morbida e infilarci un pezzo di gomma, se siete bravi con queste cose. A quel punto resta solo da imparare a fare questo:
Altri modelli di impugnature per smartphone
Sia PopSocket che Loopy Case hanno degli imitatori, ma esistono anche altre tipologie di impugnature per smartphone. Ad esempio Love Handle, che si incolla come PopSocket, ma si afferra come Loopy, oppure Phone Loop, un elastico colorato da 6 euro e 50 da infilare sotto una cover che si ha già. Oppure ancora un anello che si attacca come PopSocket ma dà qualche sicurezza in più: questo venduto in coppia per 9 euro su Amazon è molto pratico e fa anche da antistress nei momenti di attesa.
Avvertenze finali
In generale, prima di acquistare un’impugnatura per smartphone tenete conto dell’utilizzo che fate del vostro smartphone in automobile: se siete abituati ad agganciarlo in un supporto specifico per usarlo come navigatore, alcune impugnature potrebbero essere scomode. PopSocket produce, a questo scopo, un proprio supporto, il “PopMount“.
Un’altra cosa da prendere in considerazione è la compatibilità con i caricabatteria senza fili, se li usate. Ad esempio la ricarica wireless dei dispositivi Samsung non funziona con una cover Loopy; può funzionare invece, in alcuni casi, con gli iPhone.
Infine, vi avvisa la redattrice che ha provato le impugnature negli ultimi mesi, ricordate che ci vorrà del tempo prima che le persone intorno a voi smettano di farvi domande su quella che sceglierete e, in alcuni casi, smettano di considerarla una cosa un po’ sfigata.
– Leggi anche: Custodie per portare lo smartphone a tracolla
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