Una barca di migranti è naufragata al largo della Libia: 60 persone sono sopravvissute, molte altre sono morte
L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM, la sigla in inglese) ha detto che nella notte tra lunedì e martedì c’è stato il naufragio di un’imbarcazione di migranti al largo della città di Khums, nelle acque territoriali della Libia: circa 60 persone sono sopravvissute, ma le autorità libiche hanno detto di avere recuperato diversi corpi, tra cui alcuni bambini. Secondo l’ufficio libico di UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), le persone ancora disperse sarebbero una quarantina.
🚨 Breaking: Tragic shipwreck off the coast of Khums, #Libya. Some 60 survivors have been returned to shore and several bodies retrieved so far, among them children.
— IOM Libya (@IOM_Libya) August 27, 2019
La notizia di un naufragio circolava da questa mattina, quando Alarm Phone, un call center informale gestito dalla ong Watchformed, aveva scritto di avere ricevuto una richiesta di aiuto da un’imbarcazione con a bordo un centinaio di migranti. Alarm Phone aveva aggiunto di non essere riuscito a farsi dare le coordinate GPS dell’imbarcazione e di avere poi perso i contatti.
Un altro naufragio nel #Mediterraneo? La notte scorsa alle 3.30 circa, siamo stati contattati da una barca al largo della #Libia, a bordo ca. 100 persone. Partiti da Al Khums 3 ore prima, erano in grave pericolo. Urlavano e piangevano, dicendo che alcuni di loro erano già morti
— Alarm Phone (@alarm_phone) August 27, 2019
L’imbarcazione è stata raggiunta martedì dalla cosiddetta “guardia costiera libica” e da alcuni pescatori che hanno aiutato nei soccorsi. La maggior parte dei sopravvissuti, ha detto l’UNHCR, proviene dal Sudan, ma sono stati identificati anche cittadini egiziani, marocchini e tunisini.