Un tribunale dell’Oklahoma ha condannato Johnson & Johnson a pagare 572 milioni di dollari di danni per il suo ruolo nella diffusione degli oppioidi negli Stati Uniti
Un tribunale dell’Oklahoma, negli Stati Uniti, ha condannato la multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson a pagare 572 milioni di dollari di danni (circa 515 milioni di euro) per aver contribuito alla recente diffusione dei farmaci oppioidi nel paese. Thad Balkman, giudice del tribunale distrettuale della contea di Cleveland a Norman, in Oklahoma, ha detto che Johnson & Johnson avrebbe ripetutamente ignorato gli avvertimenti delle agenzie federali statunitensi riguardo la pericolosità dei farmaci oppioidi, continuando a mettere in atto pratiche di marketing ingannevoli volte a convincere i medici a prescrivere sempre più antidolorifici, pur non essendo necessari. Johnson & Johnson ha respinto le accuse e ha detto che presenterà ricorso.
La sentenza contro Johnson & Johnson rientra in una causa avviata nel 2017 che coinvolgeva anche altri due produttori di farmaci oppiodi, Purdue Pharma e Teva Pharmaceutical. Questi ultimi avevano ottenuto il patteggiamento, pagando in tutto circa 355 milioni di dollari (319 milioni di euro) per evitare il processo. Secondo i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie degli Stati Uniti (CDC), tra il 1997 e il 2017 nel paese ci sono state oltre 400mila morti dovute a overdose di oppioidi, mentre nel solo stato dell’Oklahoma, secondo l’accusa, le morti dal 2000 in poi sarebbero state circa 6mila.