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  • Lunedì 26 agosto 2019

7 esordienti in Serie A di cui sentiremo parlare

I giovani della Fiorentina, il nuovo terzino giapponese del Bologna e i centrocampisti italiani del Brescia, fra i migliori della prima giornata

Dusan Vlahovic e Riccardo Sottil con Erick Pulgar dopo il vantaggio della Fiorentina contro il Napoli (Gabriele Maltinti/Getty Images)
Dusan Vlahovic e Riccardo Sottil con Erick Pulgar dopo il vantaggio della Fiorentina contro il Napoli (Gabriele Maltinti/Getty Images)

In attesa di vedere in campo i tre nuovi stranieri della Juventus, Romelu Lukaku nell’attacco dell’Inter (stasera) e gli ultimi acquisti del Milan lasciati inizialmente in panchina contro l’Udinese, nella prima giornata del campionato di Serie A ci sono stati esordi promettenti e inaspettati. Nonostante la sconfitta contro il Napoli, la Fiorentina ha avuto la conferma di avere almeno tre giovani molto talentuosi in squadra, due dei quali italiani: nell’anno degli Europei potrebbero anche rientrare nei piani del commissario tecnico Roberto Mancini. Lo stesso vale per Sandro Tonali – già convocato in Nazionale maggiore mentre era in Serie B – e Dimitri Bisoli, fra i migliori in campo nella vittoria del Brescia a Cagliari. E poi c’è un nuovo terzino brasiliano che in Italia potrebbe aver trovato la svolta della sua carriera.

(Gabriele Maltinti/Getty Images)

Gaetano Castrovilli
Fiorentina

Capita raramente che una squadra passi in pochi mesi da un campionato terminato sfiorando la retrocessione a una nuova stagione con grandi aspettative. È il caso della Fiorentina, il cui ambiente è stato rigenerato dall’arrivo del nuovo proprietario, Rocco Commisso, che ha subito dimostrato le sue ambizioni ingaggiando Franck Ribery. Ma la Fiorentina non è solo Commisso e Ribery. In squadra ci sono tanti giovani molto promettenti, soprattutto italiani, come si è visto nella partita contro il Napoli, l’incontro più divertente della prima giornata di Serie A. Uno di questi è il centrocampista pugliese Gaetano Castrovilli, cresciuto nel Bari e acquistato dalla Fiorentina nel 2017. Dopo le ultime due stagioni passate in prestito alla Cremonese in Serie B, quest’anno è stato confermato in prima squadra e ha esordito in Serie A sabato, a 22 anni, con una partita impressionante. Castrovilli dà l’idea di essere un centrocampista completo. Può giocare come mezzala o trequartista, è bravo nel dribbling, ha un buon tiro dalla distanza e gran corsa: con oltre 11 chilometri registrati, è stato il giocatore che ha coperto più distanza in campo durante Fiorentina-Napoli.

(Claudio Martinelli/LaPresse)

Takehiro Tomiyasu
Bologna

Il Bologna allestito per questa nuova stagione è una squadra interessante e migliore dell’anno scorso, sulla quale sono stati investiti quasi 60 milioni di euro. Metà di questi sono serviti a riscattare giocatori già in rosa, mentre ai nuovi acquisti ci ha pensato l’estroso ex direttore sportivo di Roma e Inter, Walter Sabatini. Il suo primo acquisto è stato il terzino giapponese Takehiro Tomiyasu, ventenne preso dalla squadra belga del Sint-Truiden e già stabilmente nel giro della sua nazionale. Tomiyasu, un difensore polivalente, è stato schierato titolare all’esordio contro l’Hellas Verona e si è subito messo al centro della manovra del Bologna, pur giocando sulla fascia, risultando il giocatore più coinvolto in fase di possesso. Ha disputato una partita ordinata e di qualità, bloccando ogni incursione sul suo lato e contribuendo alla fase offensiva, peraltro sotto lo sguardo di Sinisa Mihajlovic.

(Gabriele Maltinti/Getty Images)

Riccardo Sottil
Fiorentina

L’altra grande sorpresa della Fiorentina è stata Riccardo Sottil, esterno offensivo che nel corso della stagione avrà l’opportunità di alternarsi in fascia con Franck Ribery. Sottil ha vent’anni ed è figlio di Andrea Sottil, ex arcigno difensore di Fiorentina, Atalanta e Udinese, ora allenatore. È cresciuto seguendo il padre fra le giovanili di Genoa e Torino, prima di passare alla Fiorentina nel 2016. Nella passata stagione ha trascorso il girone di andata con la prima squadra, giocando 18 minuti in due partite. Poi in inverno è passato in prestito al Pescara in Serie B. In estate è tornato a Firenze in pianta stabile e alla prima di campionato contro il Napoli ha dimostrato di essere cresciuto moltissimo. Come il padre è alto e robusto, ma ha più tecnica e più velocità. Con Ribery come mentore potrà crescere ancora molto.

(Giuseppe Zanardelli/LaPresse)

Sandro Tonali
Brescia

Per chi ha seguito la Serie B negli ultimi anni non sarà una novità. Per tutti gli altri, Sandro Tonali è uno dei centrocampisti italiani più promettenti in circolazione. Ha 19 anni, è nato a Lodi e ha iniziato a giocare nelle squadre della bassa lombarda. È a Brescia dal 2012 e con il Brescia ha esordito in Serie B nel 2017. Il club lombardo è riuscito a trattenerlo per il ritorno in Serie A, nonostante da tempo ci siano grandi squadre intenzionate a prenderlo. In passato è stato erroneamente paragonato ad Andrea Pirlo, per via dell’aspetto simile e per il fatto che giochi nel Brescia. In realtà ha doti diverse: è un mediano con caratteristiche da interditore e regista basso, recupera palloni e imposta le azioni davanti alla difesa, riuscendo a cavarsela anche nelle situazioni più complicate. A questo aggiunge una visione di gioco già molto sviluppata e un buon tiro dalla distanza. È al suo primo anno in Serie A ma è già stato convocato in Nazionale da Roberto Mancini.

(Getty Images)

Dimitri Bisoli
Brescia

Negli ultimi anni hanno esordito in Serie A numerosi figli di ex noti calciatori e allenatori, come Federico Chiesa, Giovanni Simeone e Federico Di Francesco. Quest’anno se ne sono aggiunti altri. Dimitri Bisoli è uno di loro. Ha 25 anni ed è figlio di Pierpaolo, ex giocatore e allenatore bolognese di Serie A. Ha seguito il padre nelle giovanili di Bologna e Cagliari e ha iniziato la carriera da professionista in prestito in Serie C. Il Brescia lo ha comprato nel 2017 per circa 250.000 euro. È titolare da due stagioni. Può giocare sia come mediano che come mezzala, e ha una grande resistenza: da quando è al Brescia ha giocato una quarantina di partite a stagione, quasi tutte dall’inizio alla fine. Da mezzala si è specializzato negli inserimenti in area, arrivando a segnare 12 gol in Serie B, oltre a una decina di assist forniti. Da capitano, è stato uno dei migliori in campo nella vittoria del Brescia all’esordio contro il Cagliari, partita a cui ha assistito anche il padre dalla tribuna.

(Johannes EISELE / AFP)

Dusan Vlahovic
Fiorentina

L’altro giovane talentuoso della Fiorentina è serbo, gioca in attacco e si chiama Dusan Vlahovic. Non è un vero e proprio esordiente, perché è stato già utilizzato l’anno scorso. Questa però sarà la prima stagione che passerà interamente in prima squadra, dopo aver lasciato definitivamente la Primavera. Vlahovic è cresciuto nel Partizan Belgrado, club che possiede uno dei settori giovanili più efficienti d’Europa. Ha caratteristiche da centravanti puro: è altro 1 metro e 90 centimetri, è bravo sia nel gioco aereo che palla a terra e gioca molto al servizio della squadra. Nell’esordio stagionale della Fiorentina, in Coppa Italia contro il Monza, il suo ingresso in campo al posto di Benassi ha cambiato la partita. In svantaggio di un gol, ha segnato il pareggio con un diagonale del limite dell’area di rigore. Cinque minuti dopo, solo davanti al portiere, ha segnato anche il gol della rimonta, salvando la Fiorentina da una situazione complicata. In questa stagione si alternerà in attacco con Kevin-Prince Boateng.

(Massimo Paolone/LaPresse)

Igor
Spal

Il nuovo terzino brasiliano della Spal, pressoché sconosciuto prima di domenica, è stato uno dei migliori in campo nella sconfitta subita in casa contro l’Atalanta. Igor Julio dos Santos de Paulo si è presentato in Serie A con una giocata sulla fascia che ha portato al secondo gol della partita: un lungo doppio passo, un tunnel ad Hans Hateboer e un assist a porta vuota per Andrea Petagna. Igor è un “prodotto” della rete internazionale di squadre creata da Red Bull. È cresciuto infatti nel Red Bull Brasil, il club satellite con sede nella città di Campinas, dal quale è stato poi selezionato per il trasferimento in Europa, al Liefering, la seconda squadra del Salisburgo, una sorta di introduzione al calcio europeo. Dopo due anni al Liefering è stato promosso nella prima squadra di Red Bull, dove però non è riuscito a trovare spazio. Negli ultimi due anni ha giocato in prestito con Wolfsberger e Austria Vienna. Quest’ultima avrebbe voluto tenerlo anche quest’anno, ma in estate il Salisburgo ha accettato i 3 milioni di euro offerti dalla Spal.