Nel sud dell’oceano Pacifico sta galleggiando un sacco di pomice

Copre 150 chilometri quadrati, le immagini sono impressionanti: è stata creata dall'eruzione di un vulcano sottomarino

Una barca a vela avanza nell'oceano Pacifico meridionale in mezzo alla pomice (Fermo immagine da un video di Shannon Lenz postato su YouTube)
Una barca a vela avanza nell'oceano Pacifico meridionale in mezzo alla pomice (Fermo immagine da un video di Shannon Lenz postato su YouTube)

L’eruzione di un vulcano sottomarino vicino all’arcipelago delle Tonga, nell’oceano Pacifico meridionale, avvenuta il 7 agosto, è probabilmente la causa di un fenomeno piuttosto spettacolare osservato da alcuni velisti australiani in queste settimane: una porzione della superficie dell’oceano grande più di 150 chilometri quadrati (più dell’intero comune di Bologna) si è coperta di pomice, la porosa roccia vulcanica che galleggia sull’acqua. Questo video, diffuso dalla velista Shannon Lenz, mostra la superficie dell’oceano coperta di pomice all’avanzare di una barca a vela; è particolarmente impressionante dal secondo 51 in poi.


La pomice si crea quando il magma si raffredda molto velocemente. Non è raro vederne sulle spiagge e nel mare vicino alle isole Eolie, in Sicilia, che sono di origine vulcanica. BBC spiega che è facile che si formino grandi ammassi come quello avvistato nel Pacifico quando eruttano vulcani sottomarini che si trovano poco in profondità.

Le imbarcazioni che navigano vicino a Tonga sono state avvertite dei potenziali pericoli derivanti dalla presenza della pomice sulla superficie dell’oceano. I primi velisti a segnalare la presenza della pomice erano stati una coppia australiana che stava andando verso le isole Fiji in catamarano, che d’improvviso durante la notte era stato rallentato dalle rocce sull’acqua. Per un po’ il timone era rimasto bloccato, poi però i velisti erano riusciti ad allontanarsi. Hanno mandato alcuni campioni di roccia, grandi come palloni da basket, alla Queensland University of Technology, in Australia. Il geologo dell’università Scott Bryan ha detto che rocce di questo genere si vedono circa una volta ogni cinque anni nella regione e che in questo momento i più di mille miliardi di pezzi di pomice che galleggiano sull’oceano si stanno spargendo verso le Fiji, oltre la Nuova Caledonia e a Vanuatu.

Dove si trova Vava’u, nell’arcipelago delle Tonga, vicino a dove è stata vista la pomice:

La massa di pomice sull’acqua è stata vista anche dai satelliti della NASA. Se raggiungerà l’Australia (potrebbe succedere tra 7-12 mesi) potrebbe avere un effetto positivo sulla Grande Barriera Corallina secondo alcuni esperti: molti animali marini si attaccano alla pomice galleggiante e la usano per farsi trasportare, quindi grazie a essa potrebbero raggiungere le acque attorno alla barriera corallina che negli ultimi anni è stata danneggiata dal cambiamento climatico. L’arrivo di nuovi animali potrebbe favorire il ripristino parziale degli ecosistemi danneggiati o distrutti.