Il governo britannico sta preparando un piano per sospendere il parlamento in modo che non possa interferire con Brexit, dice l’Observer
Alcune email scambiate da consiglieri del governo britannico di Boris Johnson e viste dal domenicale Observer mostrano che il governo ha chiesto pareri legali sulla fattibilità di un piano per sospendere i lavori parlamentari per cinque settimane, in modo da impedire al parlamento di interferire con le trattative su Brexit. La possibilità di una sospensione dei lavori del parlamento è discussa da tempo nel Regno Unito e lo stesso Johnson si era rifiutato di escluderla. La sua fragile maggioranza in parlamento potrebbe infatti complicare le trattative con l’Unione Europea su Brexit ed impedirgli di arrivare a un’uscita dall’Unione Europea senza un accordo, come Johnson ha spesso minacciato di fare.
I documenti visti dall’Observer parlano di una sospensione dei lavori parlamentari di 5 settimane, da quando riaprirà dopo la pausa estiva fino a metà ottobre, quando ci sarà l’ultimo summit europeo e sarà troppo tardi per interferire con il governo. Il governo non ha negato di aver chiesto pareri legali sulla sospensione del parlamento e fonti dell’Observer sostengono che il piano sia piuttosto concreto.
Anche durante la stessa legislatura, il parlamento britannico lavora in “sessioni” di durata variabile che quando si concludono portano all’abbandono di tutte le leggi in discussione. Una sessione si conclude per volere della regina – quindi di solito su richiesta del governo – e la sospensione dura fino all’inizio della sessione parlamentare successiva.