Di cosa si parla al G7
È iniziato ieri a Biarritz, in Francia: si occuperà della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, dell'Amazzonia e di Brexit, tra le altre cose
A Biarritz, in Francia, è iniziato sabato il G7, la riunione a cui partecipano i leader di sette dei paesi più industrializzati al mondo: Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Giappone, Francia, Canada e Italia (più una delegazione dell’Unione Europea). È quello che fino al 2014 era il G8, a cui partecipava anche la Russia, poi esclusa per via della sua invasione della Crimea. È il primo G7 in cui il primo ministro del Regno Unito è Boris Johnson; e il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ci sta partecipando da dimissionario, in attesa che nella prossima settimana si capisca che ne sarà del governo italiano.
A questo G7 – a cui come al solito partecipano anche delegazioni di altri paesi – si è finora parlato di clima, in particolare di Amazzonia, e di economia, visto che negli ultimi mesi sono arrivati segnali di una possibile recessione globale. Ma si è parlato e si parlerà (il vertice finirà domani) della guerra economica tra Cina e Stati Uniti, di Brexit e della situazione nelle zone più problematiche del mondo, come la Siria o la Corea del Nord.
Finora, l’evento più raccontato di Biarritz è stato un pranzo – di circa due ore, all’Hotel du Palais – tra Trump e Macron. Prima del G7, l’amministrazione di Trump aveva criticato Macron per aver scelto di parlare di temi ritenuti marginali, da lui scelti perché utili per raccogliere consensi, e aveva minacciato, a modo suo, di imporre dazi sui vini francesi venduti negli Stati Uniti. Dopo il pranzo, Trump ha scritto su Twitter di aver molto gradito l’incontro con Macron e di andare d’accordo anche con gli altri leader mondiali.
Il precedente vertice del G7 si era svolto a Le Mable, in Francia, un anno fa, ed era finito piuttosto male, perché Trump aveva ritirato la sua firma da un comunicato congiunto finale. Il prossimo sarà organizzato negli Stati Uniti.