Il ministero delle Infrastrutture ha pubblicato un’analisi costi-benefici che esprime un parere negativo sul progetto della Gronda di Genova

(ANSA/LUCA ZENNARO)
(ANSA/LUCA ZENNARO)

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato l’analisi sui costi e sui benefici della Gronda, il progetto per un’autostrada che avrebbe lo scopo di rendere più agevole il traffico autostradale che da nord e da ovest della città di Genova si muove verso est. L’analisi dà un giudizio negativo sull’opera, suggerendo di «cogliere l’opportunità di perseguire opzioni infrastrutturali più efficienti in termini trasportistici, ambientali e finanziari». L’opera, scrive l’analisi, avrebbe «un costo complessivo di 4,7 miliardi di euro per 120 mesi di realizzazione», mentre stima in 1 miliardo di euro il costo per rescindere il contratto già siglato con Autostrade per l’Italia. Proprio la società Autostrade ha commentato l’analisi giudicandola «di una superficialità sconcertante e porta a conclusioni sbagliate. L’opera è stata suggerita da migliaia di genovesi che hanno partecipato al dibattito pubblico».

La Gronda è un progetto in discussione da circa vent’anni, ed era entrato nel dibattito nazionale circa un anno fa, quando crollò il ponte Morandi di Genova. La Gronda, infatti, era l’opera che avrebbe dovuto alleggerire il traffico sul ponte, dove si concentravano le auto in assenza di strade a scorrimento veloce alternative. Ma nel tempo il progetto ha avuto innumerevoli versioni che hanno incontrato alterne fortune presso gli amministratori locali e nazionali e presso l’opinione pubblica. Una delle forze più ostili alla Gronda è da sempre il Movimento 5 Stelle, il partito del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.