Il Parlamento del Kosovo ha approvato il proprio scioglimento e la convocazione di elezioni anticipate
Il Parlamento del Kosovo ha approvato il proprio scioglimento e la convocazione di elezioni anticipate, con 89 voti favorevoli su 120. Da circa metà luglio il Kosovo è senza governo in seguito alle dimissioni del primo ministro Ramush Haradinaj, leader del partito di centrodestra ed europeista Alleanza per il futuro del Kosovo. Le elezioni interromperanno lo stallo attuale, dovuto alla mancanza di una forte maggioranza in Parlamento, ma ritarderanno la risoluzione delle tensioni con la Serbia, che ancora non riconosce l’indipendenza del Kosovo.
Haradinaj si era dimesso dopo essere stato convocato da un tribunale speciale kosovaro con sede all’Aia, nei Paesi Bassi, per rispondere ad alcune domande su un’indagine su presunti crimini di guerra commessi vent’anni fa dall’Esercito di liberazione kosovaro. Haradinaj, che durante la guerra era un comandante dell’esercito, non voleva presentarsi di fronte al tribunale come capo del governo, ma solo come privato cittadino. Ha detto che se non sarà incriminato continuerà a occuparsi di politica; in passato era già stato processato e assolto due volte per crimini di guerra.
Le elezioni, che dovranno essere tenute entro 45 giorni, saranno le quarte da quando il Kosovo è indipendente, cioè dal 2008. Dopo le ultime elezioni, nel 2017, ci erano voluti diversi mesi per la formazione di un governo.