Il Sudan ha un nuovo primo ministro, l’ex diplomatico dell’ONU Abdalla Hamdok
Abdalla Hamdok, ex vice segretario esecutivo della Commissione Economica dell’ONU per l’Africa, ha giurato come nuovo primo ministro del Sudan, diventando così capo di uno dei due organi che guideranno il paese in una fase di transizione che porterà tra tre anni a nuove elezioni. I due organi sono stati istituiti grazie a un accordo tra i militari e i civili le cui proteste, la scorsa primavera, avevano portato alla fine del regime quasi trentennale di Omar al Bashir.
Hamdok ha 63 anni, è un rispettato economista e ha una lunga esperienza diplomatica e di cooperazione internazionale. È stato nominato dal Consiglio sovrano del Sudan, l’altro organo che gestirà la fase di transizione: ha 11 membri, in parte militari e in parte civili, ed è guidato dal generale Abdel Fattah Abdelrahman Burhan. Hamdok era stato nominato ministro delle Finanze l’anno scorso da Bashir, ma aveva rifiutato l’incarico.
La nomina di Hamdok è uno dei risultati dell’accordo firmato lo scorso weekend tra militari e civili, dopo lunghe trattative mediate dall’Unione Africana e dall’Etiopia. Oltre alla formazione del Consiglio e del governo guidato da Hamdok, prevede anche l’istituzione di un organo legislativo la cui maggioranza sarà garantita alle Forze per la dichiarazione della libertà e del cambiamento, la principale coalizione filo-democrazia. Sarà costituito entro tre mesi e secondo i termini dell’accordo dovrà essere per almeno il 40 per cento composto da donne. L’accordo prevede che la fase di transizione finisca tra tre anni, quando saranno organizzate elezioni democratiche.