Giuseppe Conte si è dimesso

È andato al Quirinale dopo una lunga discussione al Senato e un intervento molto duro contro Matteo Salvini: domani iniziano le consultazioni

(AP Photo/Gregorio Borgia)
(AP Photo/Gregorio Borgia)

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è dimesso stasera dopo un discorso al Senato e un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In Senato ha parlato anche Matteo Salvini, il leader della Lega che aveva innescato la crisi, che nonostante le accuse ricevute ha chiesto al Movimento di proseguire l’alleanza. Salvini non ha ottenuto risposte positive, e anzi è stato criticato duramente da tutti i senatori del M5S che hanno preso la parola. Anche Matteo Renzi ha tenuto un breve discorso, lasciando intendere la sua disponibilità ad appoggiare un nuovo governo per evitare il voto in autunno: Renzi non è più segretario del PD ma è ancora molto influente, perché i parlamentari del PD sono stati scelti in gran parte da lui. Domani alle 16 inizieranno le consultazioni del presidente della Repubblica.

Il Post ha seguito gli avvenimenti della giornata con un liveblog.

***

21.12 – Il Quirinale ha comunicato che il presidente del Consiglio Conte si è ufficialmente dimesso e che da ora rimarrà in carica insieme al suo governo soltanto per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni cominceranno domani alle 16.

20.09 – Non ci sono i corazzieri, ma ci sono le oramai classiche foto del presidente a colloquio con i suoi ospiti davanti al tavolino da caffè.

20.50 – L’incontro al Quirinale tra Conte e Mattarella è in corso da alcuni minuti.

20.42 – Non ci sarà il classico momento con i corazzieri in attesa di fronte alla porta chiusa. La sala stampa del Quirinale non è stata aperta e Conte incontrerà Mattarella in privato. L’esito del colloquio sarà diffuso con un comunicato del Quirinale. Diversi giornalisti scrivono che fonti del Quirinale hanno fatto sapere che le consultazioni inzieranno domani pomeriggio e si concluderanno giovedì.

20.26 – La giornata parlamentare si è conclusa e ora bisogna solo attendere l’incontro tra Conte e il presidente della Repubblica (nel corso della serata dovremmo sapere com’è andata). Intanto, il bilancio di quanto accaduto fino ad ora da parte dei principali commentatori è abbastanza unanime: Salvini ha subito una sconfitta, mentre Conte ne è uscito molto bene.

Il capo della Lega, infatti, ha provato in tutti i modi a ricucire lo strappo nel governo che aveva causato lui stesso, ma non ci è riuscito. Ha provato a far ricadere la colpa della caduta del governo sul Movimento 5 Stelle, ma per il momento non è sembrato aver avuto molto successo.

Conte, invece, ha fatto due discorsi piuttosto lucidi e tutti all’attacco di Salvini. Pochi minuti fa ha concluso accusando Salvini di non avere il coraggio di portare a termine la crisi e annunciando quindi che prendeva sulle sue spalle il compito di farlo, recandosi al Quirinale per formalizzare le dimissioni.

20.26 – Sintesi dell’ultima ora.

20.22 – «Vi ringrazio. Io vado dal presidente della Repubblica». Conte ha terminato di parlare e si sta recando al Quirinale.

20.20 – Conte ricorda che la Lega ha presentato una mozione di sfiducia e ha chiesto ai cittadini di scendere in piazza per arrivare prima a nuove elezioni. Ora la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia, ma che «non si possono fare giochetti». Se la Lega «manca di coraggio» per far cadere il governo «la resposabilità me la prendo io davanti al paese».

20.14 – Conte dice che non ha cambiato idea nei confronti di Salvini e che in passato gli aveva fatto sempre presente i suoi dissensi. Nel corso del pomeriggio Conte era stato criticato da numerosi senatori, in particolare del centrosinistra, per aver criticato Salvini e i suoi atteggiamenti solo nel suo discorso di oggi e mai in precedenza.

20.11 – Conte rivendica i suoi risultati a livello di vertici europei (ma non è proprio precisissimo nell’indicare quali siano). Salvini intanto si è spostato tra i banchi della Lega e non è più vicino a Conte, che ora è circondato solo da ministri del Movimento 5 Stelle.

20.09 – Sta parlando Conte, dice che sarà breve e comincerà a parlare dell’immigrazione.

20.08 – «Noi siamo il Movimento 5 Stelle e non abbiamo paura di nulla», conclude Patuanelli prima dell’intervento conclusivo di Conte.

19.57 – Tra poco parlerà Conte e in teoria non dovrebbe dire nulla di sorprendente. Risponderà alle critiche ricevute da Lega e opposizione e poi dovrebbe confermare la sua intenzione di andare al Quirinale per dimettersi ufficialmente. Ma c’è anche lo scenario “pazzerello”, quello in cui Conte dice che in seguito al ritiro della mozione di sfiducia della Lega non c’è più necessità di dimettersi. È molto improbabile, ma se succede non dite che non vi avevamo avvertiti.

19.51 – Dovremmo essere agli ultimi due interventi: Marcucci, capogruppo PD, sta parlando ora e dovrebbe essere seguito da Patuanelli, del Movimento 5 Stelle. A quel punto sarà il momento delle conclusioni del presidente Conte.

19.38 – Sta parlando la senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna, uno degli ultimi interventi prima della risposta del presidente del Consiglio Conte.

19.33 – La mozione non era ancora stata calendarizzata e probabilmente non sarebbe stata messa ai voti a breve. Inoltre, rendendo ufficiali le sue dimissioni, Conte ha reso la mozione di fatto inutile. Secondo alcuni si tratta comunque di un ulteriore segnale di distensione lanciato da Salvini al Movimento 5 Stelle, l’ennesimo nel corso di una giornata in cui in molte occasioni il capo della Lega è sembrato voler ricucire i rapporti con i suoi ex alleati.

19.28 – La Lega ha appena fatto sapere di aver ritirato la sua mozione di sfiducia a Conte.

19.27 – È quasi ora di cena, quindi tanto vale cominciare a pensare a cosa succederà nelle prossime ore e domani (orari e modalità delle eventuali consultazioni li sapremo più tardi). Questa sera, alle 21, ci sarà una riunione dei deputati del Movimento 5 Stelle. Curiosamente, il Movimento ha specificato che non sarà presente Luigi Di Maio.

Domani, alle 10.30, si riuniranno i capigruppo della Camera, che dovranno decidere il calendario dei lavori, nel quale è incluso l’ultimo voto sulla legge costituzionale per dimezzare il numero dei parlamentari. Sempre domani alle 11 si riunirà invece la direzione nazionale del PD, che dovrà decidere i successivi passi del partito nella crisi (l’eurodeputato Carlo Calenda dice che non andrà perché secondo lui sarà deciso l’accordo di governo con il Movimento).

19.20 – Renzi è stato intervistato da Enrico Mentana e, in sostanza, ha detto che non ha alcun tipo di pregiudizio nei confronti del Movimento 5 Stelle. Dice che non mette veti alla né alla presenza di Conte né a quella di Di Maio nel futuro governo “istituzionale” che ha in mente per approvare la legge di stabilità (insomma, dentro il PD sembra il più aperto di tutti a un accordo col Movimento). Anche se non è più segretario del PD, il parere di Renzi è rilevante: i parlamentari del PD sono stati scelti in gran parte da Renzi, che ha ancora molta influenza nel partito.

18.30 – Tutti i principali leader e dirigenti di partito sono già intervenuti, ma il dibattito in Senato proseguirà comunque fino alle 19-20 (qui sotto trovate la diretta). Al termine della discussione, Conte farà una replica per poi recarsi al Qurinale dove presenterà formalmente le sue dimissioni al presidente della Repubblica. A quel punto Mattarella o un funzionario del Quirinale comunicherà come il presidente intende procedere (probabilmente le consultazioni inizieranno già domani).


18.25 – L’annuncio delle dimissioni di Conte ha prodotto un abbassamento dello spread. Cosa significa: che gli investitori vedono di buon occhio le possibili elezioni oppure un nuovo governo PD-M5S che tolga di mezzo Salvini e la Lega?

18.20 – Sta parlando Andrea Cangini, senatore di Forza Italia ed ex direttore del Quotidiano Nazionale e del Resto del Carlino.

18.15 – Una delle scene di questa seduta che ricorderemo di più: Conte critica Salvini per l’uso politico di simboli religiosi e Salvini in risposta bacia un rosario.

18.10 – Non c’è probabilmente bisogno di trascrivere il labiale dell’ex comandante Gregorio De Falco (eletto e poi espulso dal Movimento 5 Stelle) durante l’intervento di Salvini.

18.05 – Diverse agenzie riportano la stessa nota attribuita a fonti del Movimento 5 Stelle. In sostanza, il Movimento chiederebbe a Salvini di «dimettersi e basta», il che, secondo alcuni, sarebbe la condizione necessaria per tornare a trattare un nuovo accordo di governo.

17.57 – Abbiamo cominciato il liveblog dicendo che nessuno aveva chiaro come sarebbe finita la giornata. Non è che adesso, diverse ore dopo, sia cambiato molto. Il capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo ha appena detto ai giornalisti che «può succedere di tutto». Insomma: governo PD-M5S, ritorno del governo Lega-M5S, elezioni o altro ancora.

17.50 – Anche Zanda non è sembrato proprio entusiasta dell’ipotizzato governo PD-M5S con Conte ancora alla guida. Ora sta parlando Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia.

17.45 – Sta parlando Luigi Zanda, senatore del PD vicino alla segreteria di Zingaretti.

17.40 – Nel PD sembra ci siano due idee sul governo con il Movimento 5 Stelle. C’è chi come Renzi dice che serve un governo “istituzionale”, implicitamente breve, che si occupi di fare la manovra e poco altro. E poi c’è chi invece vuole farci un governo vero.

17.33 – Nel frattempo: ricordate?

«Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019»

17.32 – Sta parlando Franco Mirabelli, senatore del PD.

17.26 – Morra ha esplicitamente accusato Salvini di complicità con il crimine organizzato.

17.19 – Sta parlando Nicola Morra, senatore del Movimento 5 Stelle definito dai giornalisti “non dimaiano”, cioè uno di quelli critici con l’attuale leadership del Movimento.

17.14 – Grasso vede di buon occhio l’idea di fare un governo con il Movimento 5 Stelle.

17.12 – Sta parlando Piero Grasso, membro di Liberi e Uguali e parte del Gruppo Misto del Senato. Un eventuale governo tra PD e Movimento 5 Stelle avrà bisogno dei voti di Liberi e Uguali per ottenere la fiducia.

17.07 – Il segretario del PD ha criticato il discorso di Conte, ricordando che il presidente del Consiglio ha condiviso fino ad oggi una politica che nel suo discorso ha duramente criticato. Questo comunicato sembra essere un piccolo ostacolo sulla strada dell’accordo Movimento 5 Stelle-PD. Ecco un passaggio del comunicato di Zingaretti:

«Tutto quanto detto sul ministro Salvini questo pomeriggio dal presidente Conte non può che essere condiviso. Ma attenzione anche ai rischi di autoassoluzione. In questi 15 mesi è stato il presidente del Consiglio, anche del ministro Salvini, e se tante cose denunciate sono vere perché ha atteso la sfiducia per denunciarle?»

17.02 – Rieccoci dopo una breve pausa: hanno parlato Emma Bonino, Ignazio La Russa e ora sta parlando la capogruppo di Forza Italia Annamaria Bernini (Forza Italia ufficialmente vuole andare al voto, ma i suoi deputati e senatori sanno che il voto significherà mancata rielezione per loro).

Il punto alle 16.45
• Giuseppe Conte ha annunciato le sue dimissioni dopo un durissimo discorso in cui ha attaccato l’ex alleato Matteo Salvini su tutta la linea.
• Nel suo intervento Salvini ha risposto a molte delle accuse di Conte, ma ha lasciato la porta aperta a una possibile nuova alleanza con il Movimento per, ha spiegato, concludere insieme la riforma del taglio dei parlamentari e approvare la manovra economica.
• Matteo Renzi è intervenuto per terzo attaccando Salvini, ripetendo che non intende far parte di eventuali nuovi governi, ma sottolineando l’importanza di evitare le elezioni in autunno.
• Il dibattito ora durerà ancora fin quasi alle 20. Al termine, Conte si recherà al Quirinale per presentare ufficialmente le sue dimissioni.

16.42 – Renzi alla fine si rivolge al Movimento 5 Stelle: dice che non farà parte di un eventuale nuovo governo, ma non esclude che questo governo possa formarsi.

16.40 – Renzi chiede a Salvini di fare chiarezza sulla vicenda Russiagate e lo ha definito «la più grande tangente mai chiesta».

16.37 – Renzi dice che l’economia sarebbe a rischio in caso di elezioni in autunno.

16.35 – Renzi chiede a Salvini di far scendere a terra le centinaia di persone che al momento si trovano bloccate a bordo di alcune navi delle ONG a largo delle acque territoriali italiane.

16.32 – Renzi dice che il governo ha fallito e dice che a differenza dell’attuale, il suo governo ottenne grandi risultati economici.

16.30 – Sta parlando Matteo Renzi.

16.27 – E nonostante tutto quello che è stato detto, Salvini dice di essere comunque disposto a votare il taglio dei parlamentari e un’eventuale nuova manovra economica insieme al Movimento 5 Stelle. Insomma: Salvini non chiude la porta ai suoi ex alleati.

16.26 – «Facci vedere le stimmate urlano a Salvini dai banchi dell’opposizione.

16.23 – A proposito di cuori immacolati: perché Salvini continua a citare la Madonna?

16.22 – Salvini dice che lui non fa la vittima. SALVINI.

16.21 – Salvini specifica che lui non chiede la protezione del «Cuore immacolato di Maria» per sé stesso, ma chiede la protezione del «Cuore immacolato di Maria per il popolo italiano».

16.18 – E chi se lo aspettava?

16.14 – Intanto ecco cosa ci aspetta per il resto del pomeriggio (principale intervento, quello di Matteo Renzi).

16.13 – Il discorso di Salvini è molto simile ai suoi comizi, non è particolarmente brillante od originale, almeno per ora. Comunque parlerà ancora per circa dieci minuti.

16.08 – Ora Salvini dice che chiuderà nuovamente i porti se gli italiani gli «ridaranno l’opportunità di andare al governo». La tregua Lega-Movimento 5 Stelle al momento sembra molto, molto più lontana di quanto sembrasse questa mattina.

16.06 – Salvini dice che non vuole «l’Italia schiava di nessuno» e che l’Unione Europea è un problema.

16.03 – Salvini paragona le critiche che gli ha rivolto Conte a quelle che gli muovono lo scrittore Roberto Saviano, il giornalista Marco Travaglio e Matteo Renzi.

16.01 – «Rifarei tutto quello che ho fatto», inizia Salvini: «Non ho paura del giudizio degli italiani».

16.00 – Salvini sta iniziando a rispondere a Conte dal suo banco nell’aula.

15.59 – Il durissimo discorso di Conte contro Salvini è appena terminato. I due si sono parlati brevemente tra di loro, i senatori del Movimento 5 Stelle si sono alzati per applaudire, mentre Salvini si è guardato intorno chiedendo se deve parlare dai banchi del governo o dall’aula.

15.58 – Il discorso di Conte non è ancora finito, ma noi vi abbiamo già preparato una gallery con le migliori faccette di questa crisi di governo.

15.57 – Mentre Conte si prepara alla conclusione, Salvini ha passato un foglietto ai ministri leghisti in piedi dietro di lui.

15.53 – «Intendo completare questo passaggio nel modo più lineare» dice Conte. Alla fine del dibattito: «Mi recherò dal presidente della Repubblica per rassegnare le mie dimissioni da presidente del Consiglio».

15.51 – Siamo all’annuncio delle dimissioni, non che dopo attacchi come quelli fatti a Salvini ci fosse alcuna possibilità di continuare.

15.44 – Dobbiamo rivalutare «la bellezza dei nostri borghi» dice ora Conte: siamo passati a un momento decisamente più tranquillo del suo discorso.

15.43 – Giancarlo Giorgetti, principale consigliere di Salvini, adesso seduto di fronte a Conte, non riesce a stare fermo e continua a guardare in alto. Sembra che nessuno si aspettasse un discorso così duro.

15.40 – Adesso Conte se la prende pure con il Movimento 5 Stelle per non aver assistito in aula alla sua relazione sul Russiagate. Applausi anche dal PD questa volta (qui siamo un po’ tutti senza parole).

15.39 – Ancora Conte: «Chi ha responsabilità politiche dovrebbe evitare nei comizi di accostare agli slogan politici i simboli religiosi. Nella mia valutazione questi comportamenti non hanno nulla a che vedere con il principio di libertà religiosa, piuttosto sono episodi di incoscienza religiosa».

15.37 – «In molteplici occasioni hai invaso le competenze degli altri ministri creando sovrapposizioni e interferenze che hanno finito per minarne l’efficacia dell’azione».

15.35 – Conte dice che la vicenda del Russiagate «merita di essere chiarita» e che Salvini avrebbe dovuto riferire al Parlamento su quella vicenda.

15.34 – Conte ricorda che Salvini ha minacciato il ricorso alle piazze in caso di formazione di maggioranze alternative e chiesto agli italiani di attribuirgli «pieni poteri». «La tua concezione preoccupa», conclude Conte.

15.32 – Uno dei vari momenti del discorso di Conte in cui Salvini si è esibito nel classico “ditino”.

(AP Photo/Gregorio Borgia)

15.30 – A quanto pare Salvini ha detto a Conte «Questo no amico mio» e Conte gli ha risposto: «Parlerai dopo».

15.28 – Conte dice che Salvini ha trascurato «i suoi doveri» per ottenere vantaggi politici. Salvini scuote il capo e per la prima volta gli mormora qualcosa.

15.27 – Questo duetto Conte-Salvini è così teso che ci sentiamo in dovere di spezzare quest’atmosfera.

15.26 – Questo discorso per qualche tempo almeno ce lo ricorderemo.

15.24 – Conte dice che è incoerente presentare una mozione di sfiducia, come ha fatto la Lega, ma senza ritirare i propri ministri dal governo. Poi accusa la Lega di aver «macchiato» la reputazione del governo.

15.22 – Conte ora accusa Salvini di opportunismo per aver iniziato la crisi pochissimi giorni dopo aver ottenuto la fiducia su un provvedimento a lui caro, il decreto sicurezza bis.

15.20 – Ora Conte accusa Salvini di «scarsa sensibilità istituzionale». Lui sempre accanto e fa le facce.

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15.17 – Conte sta elencando una serie di critiche alla decisione di Salvini di «innescare la crisi di governo». Il ministro dell’Interno «ha mostrato di seguire interessi personali e di partito» dice con Salvini al suo fianco. I leghisti urlano e Salvini gli fa il gesto di stare calmi.

15.15 – Conte sta parlando della crisi iniziata da Salvini, «una decisione gravissima», «una violazione del contratto di governo» dice Conte, mentre Salvini è seduto proprio accanto a lui che fa finta di niente (si guarda in giro, si è fatto portare un caffè, scrive su un foglio).

15.10 – È iniziato il discorso del presidente del Consiglio Conte. Qui potete seguire la diretta del suo intervento.

15.05 – Ad occhio la seduta del Senato durerà almeno fino alle 19 se non oltre. Conte quindi incontrerebbe il presidente della Repubblica dopo le 20. Insomma, sarà una giornata lunga.

15.02 – È terminata la conferenza dei capigruppo del Senato: è stato deciso un dibattito di 3 ore e 45 minuti per replicare alla relazione di Conte. Non è chiaro ancora se invece ci saranno votazioni (i capigruppo potranno deciderlo durante la seduta).

15.00 – Sembra oramai quasi sicuro che Conte rimarrà in aula e ascolterà la repliche al suo intervento. Al termine dovrebbe svolgere un secondo intervento. Secondo gli esperti di cose di parlamento e di governo questo dettaglio indica che una tregua tra Movimento 5 Stelle e Lega è leggermente più probabile.

14.55 – Anche Salvini dice di essere pronto.

14.52 – Conte è appena arrivato in Senato. Alcuni sostenitori e parlamentari della Lega lo hanno contestato, mentre quelli del Movimento 5 Stelle lo hanno acclamato.

14.50 – Il Movimento 5 Stelle ha appena pubblicato sul suo blog un durissimo post contro Salvini in cui vengono elencati i suoi numerosi cambi di posizione nelle ultime settimane accompagnati da una serie di commenti caustici. Secondo quanto scritto sul blog: «Non c’è tempo da perdere con chi si dimostra inaffidabile, dobbiamo pensare agli interessi degli italiani».

14.45 – Siete appena tornati dalle vacanze e non avete idea di cosa sta succedendo? Tranquilli, è successo anche a molti di noi. Qui un’agile guida cronologica per aiutarvi a capire cosa è successo mentre eravate meritoriamente in ferie.

14.43 – «Noi neanche sappiamo cosa succederà», dice Enrico Mentana in diretta su La7 esprimendo un sentimento al momento molto comune anche tra gli addetti ai lavori.

14.40 – Piccolo esempio del clima “fluido” di questa giornata: la giornalista di La7 Alessandra Sardoni ha detto che i capigruppo di PD e Movimento 5 Stelle si sono incontrati anche stamattina e che quindi le trattative tra i due partiti «stanno proseguendo».

14.33 – Come dicevamo poco fa.

14.32 – Intanto al Senato è arrivato Di Maio con gli altri ministri del Movimento 5 Stelle. Si sono riuniti nella sala del governo e le agenzie li descrivono «sorridenti».

14.28 – Segnaliamo che, oltre a Salvini, anche Matteo Renzi si è iscritto a parlare nel corso dell’eventuale dibattito che seguirà al discorso di Conte.

14.25 – Tutti i senatori leghisti che i giornalisti stanno riuscendo a fermare rispondono alle domande più o meno nella stessa maniera: aspettiamo quello che dice Conte. Nessuno risponde direttamente alla domanda che gli viene rivolta più spesso: per proseguire l’alleanza con il Movimento 5 Stelle Salvini sarebbe disposto a rinunciare alla guida del ministero dell’Interno? Questa infatti è una delle condizioni formulate più o meno apertamente dal Movimento 5 Stelle per accettare le offerte di tregua arrivate dalla Lega.

14.18 – In generale tutti sono d’accordo su una cosa sola: poche crisi di governo avvenute in passato hanno avuto un esito così incerto come quella in corso in queste ore (insomma, la giornata potrebbe finire in maniere molto, molto differenti).

14.13 – Un punto importante: se alla fine del suo discorso Conte lascerà l’aula per andare al Quirinale non ci sarà dibattito in Senato e Conte con ogni probabilità si dimetterà immediatamente. Se invece Conte dovesse rimanere in aula per ascoltare le risposte al suo intervento, sostiene la maggior parte degli osservatori, significa probabilmente che c’è invece ancora uno spazio per trattative tra Lega e Movimento 5 Stelle.

14.07 – I senatori della Lega hanno appena terminato una riunione insieme al ministro Salvini e al sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Al termine della riunione il capogruppo Massimiliano Romeo ha detto che la Lega «non farà marce indietro», qualsiasi cosa significhi.

14.05 – Nel frattempo i dirigenti del Movimento 5 Stelle hanno passato la mattina a manifestare sostegno al presidente Conte. Il primo è stato il capo politico Luigi Di Maio, con un messaggio molto intimo su Facebook, ma quasi tutti i dirigenti e gli amministratori locali del Movimento hanno scritto su Facebook nelle ultime ore.

14.00 – Lo scenario ritenuto dagli osservatori più probabile, per il momento, è quello di un accordo PD-Movimento 5 Stelle. Tra ieri e oggi le posizioni dei principali dirigenti del partito su questa possibilità si sono un po’ chiarite. Il segretario del partito Nicola Zingaretti ha detto di essere interessato a partecipare soltanto a un governo «forte» che abbia l’obiettivo di arrivare in fondo alla legislatura. Matteo Renzi, principale leader della minoranza del partito, dice invece di preferire un governo «istituzionale» che si occupi essenzialmente della manovra autunnale e che termini relativamente presto.

13.55 – Tutti i partiti di opposizione, PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno fatto sapere che voteranno contro al governo se ci sarà un voto sulla fiducia. Il leader del PD hanno invece aperto alla possibilità di potersi accordare per formare un qualche tipo di governo con il Movimento 5 Stelle.

13.50 – Cosa succederà oggi

• Il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe iniziare in Senato alle 15. Nessuno sa con certezza cosa intenda dire. Fonti del suo staff hanno fatto sapere che elencherà i buoni risultati del suo governo, ma non è chiaro se intenda dimettersi o intraprendere altre mosse.

• Dopo il discorso i gruppi parlamentari avranno la possibilità di intervenire e presentare relazioni, mozioni che vanno approvate a maggioranza e che rappresentano indicazioni non vincolanti per il governo. Una di queste mozioni potrebbe riguardare la fiducia in Conte.

• Il ministro dell’Interno ha già fatto sapere che interverrà e la sua risposta a Conte sarà probabilmente uno dei momenti più importanti della giornata (molti sospettano che Salvini intenda compiere un ultimo tentativo di raggiungere una tregua con il Movimento 5 Stelle).

• Dopo il dibattito o addirittura al termine del suo discorso, Conte si recherà al Quirinale dove avrà un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Secondo tutti i principali quotidiani presenterà le sue dimissioni, ma sono possibili anche altri scenari (in particolare se dovesse essere raggiunta una tregua con la Lega).

• Se Conte dovesse effettivamente presentare le sue dimissioni il presidente Mattarella annuncerà probabilmente l’inizio delle consultazioni, che potrebbero cominciare già domani.

13.45 – Buongiorno e benvenuti sul liveblog del Post! Ricordatevi che per leggere gli ultimi aggiornamenti dovete aggiornate la pagina.