Gli Stati Uniti hanno emesso un mandato per il sequestro della petroliera iraniana Grace 1
Venerdì il dipartimento di Giustizia statunitense ha emesso un mandato di sequestro per la petroliera iraniana Grace 1, che si trova tuttora ancora a Gibilterra, nonostante il 15 agosto la nave sia stata rilasciata dalle autorità del territorio d’oltremare britannico che la avevano tenuta bloccata per 43 giorni. Finora né il Regno Unito né le autorità di Gibilterra hanno fatto sapere se procederanno con l’esecuzione del mandato degli Stati Uniti, secondo cui la petroliera fa parte di un piano «per sostenere rifornimenti illeciti alla Siria da parte delle Guardie rivoluzionarie iraniane».
Il Regno Unito aveva sequestrato la petroliera perché sospettava che fosse diretta in Siria, in violazione delle sanzioni dell’Unione Europea contro il regime di Bashar al Assad. L’Iran ha sempre detto di non riconoscere le sanzioni dell’Unione Europea contro la Siria, perché non appoggiate dall’ONU, e aveva chiesto più volte che la nave fosse dissequestrata. Le autorità di Gibilterra avevano poi concluso le indagini su 4 membri dell’equipaggio apparentemente senza alcuna accusa formale. La nave è ancora a Gibilterra per aspettare un ricambio dell’equipaggio.
La vicenda della Grace 1 era diventata molto tesa dopo che l’11 luglio era stato arrestato il capitano della nave. L’arresto del capitano era arrivato poche ore dopo che navi iraniane avevano provato a impedire alla petroliera britannica British Heritage di proseguire la propria rotta nello Stretto di Hormuz, tra la Penisola araba e le coste dell’Iran, un posto che di recente è tornato al centro di tensioni fra l’Iran e alcuni stati occidentali.