In Portogallo, polizia ed esercito stanno distribuendo carburante nel paese a causa di uno sciopero degli autisti delle autocisterne
In Portogallo, polizia ed esercito stanno distribuendo carburante nel paese al posto dei normali autisti di autocisterne, il cui sciopero aveva messo a rischio gli approvvigionamenti di carburante per la popolazione nelle aree turistiche più trafficate in questi giorni. Il governo ha approvato un decreto di emergenza che ha reso di fatto illegale lo sciopero (chi continuerà a scioperare rischia fino a due anni di carcere), ha affidato a esercito e polizia la distribuzione del carburante dalle raffinerie ai distributori e ha imposto un limite di 15 litri di carburante per ogni rifornimento. Martedì, scrive BBC, almeno 14 autocisterne guidate da soldati e agenti di polizia hanno lasciato la raffineria di Sines per dirigersi verso la zona di Algarve, dove molti distributori erano già rimasti a secco.
Lo sciopero, che è iniziato lunedì, è stato indetto per chiedere migliori condizioni di lavoro, dopo che un precedente sciopero ad aprile non aveva migliorato le cose. Al momento, scrive BBC, a causa della carenza di carburante sono rallentate anche le operazioni all’aeroporto di Lisbona.