Placido Domingo è accusato di molestie sessuali
Il famosissimo cantante d'opera cercava insistentemente di ottenere prestazioni sessuali da cantanti più giovani abusando del suo potere, dicono nove donne
Il tenore e direttore d’orchestra spagnolo Placido Domingo, il più famoso cantante d’opera vivente, è stato accusato da nove donne di molestie sessuali, avances non gradite, comportamenti inappropriati e di aver abusato del suo potere per ottenere relazioni sessuali. Le nove donne, otto cantanti e una ballerina, hanno raccontato le loro storie ad Associated Press – soltanto una ha usato il suo vero nome – spiegando che questi comportamenti vanno avanti da molti anni, almeno dalla fine degli anni Ottanta. Domingo, che ha 78 anni, ha commentato le accuse sostenendo che tutte le relazioni erano state consensuali, ma che riconosce che «le regole e gli standard con i quali ci dobbiamo misurare» sono cambiati rispetto al passato.
Domingo, forse il più celebrato e potente cantante lirico degli ultimi cinquant’anni dopo Luciano Pavarotti, è spesso descritto come un uomo dal grande carisma e passione per la musica, ma secondo diverse persone sentite da AP i suoi comportamenti predatori erano di dominio pubblico nel settore. Oltre alle nove donne che lo hanno accusato, AP ha parlato con almeno trenta persone tra cantanti, ballerini, insegnanti di canto e musicisti che hanno detto di aver visto Domingo comportarsi come descritto nelle accuse. AP non ha potuto raccogliere prove come messaggi o registrazioni, ma ha verificato che in tutti i casi le donne stavano effettivamente lavorando nello stesso posto di Domingo ai tempi dei fatti in questione.
Le storie si assomigliano: in quasi tutti i casi, Domingo ha iniziato a dimostrare particolare interesse per le carriere di giovani cantanti, iniziando a chiamarle a casa e con insistenza, in certi casi pur non avendo ricevuto personalmente il loro numero. Le donne raccontano insistenti tentativi di approcci, inviti ripetuti ad appuntamenti anche quando venivano declinati, e spesso spacciati come tentativi di fornire consigli professionali. Due donne hanno detto di aver ceduto all’insistenza di Domingo temendo di mettere a rischio la propria carriera rifiutando l’uomo più potente del settore.
Una di loro ha raccontato di aver conosciuto Domingo a 23 anni, mentre lavorava all’Opera di Los Angeles, dove Domingo era direttore artistico. Ha detto che, durante quel periodo, ricevette da Domingo un bacio non desiderato durante un’esibizione, accompagnato dal commento «vorrei che non fossimo sul palco». Domingo aveva cominciato a invitarla ripetutamente a casa sua, e a darle baci e a metterle le mani intorno alla vita quando erano insieme, entrando spesso nel suo camerino senza bussare. Dopo aver rifiutato diverse volte, dopo aver cercato a lungo il modo di non rimanere sola con lui, e dopo non essersi presentata a un appuntamento, ricevendo come conseguenza chiamate fino alle 3.30 di notte, la donna alla fine aveva fatto sesso per due volte con Domingo.
Un’altra donna ha raccontato una storia simile, avvenuta sempre all’Opera di Los Angeles: ricevette diversi inviti, in alcuni casi di carattere professionale e in altri esplicitamente personale, e in un’occasione Domingo le appoggiò la mano sul seno mentre esaminava un suo nuovo costume di scena. La cantante aveva 27 anni, e dopo aver rifiutato a lungo gli inviti adducendo varie scuse, alla fine si era sentita costretta ad accettare, temendo di non poter avere una carriera altrimenti. Andò nel suo appartamento dove si baciarono e si praticarono del petting. La donna ha detto che dopo che Domingo ottenne il controllo delle assunzioni all’Opera di Los Angeles non la chiamò più a lavorare.
Sette delle nove donne hanno detto che le loro carriere sono state danneggiate dall’aver respinto gli approcci di Domingo: alcune hanno detto che lavori che erano stati promessi loro non sono mai arrivati, mentre altre hanno raccontato di non aver più potuto lavorare con lui. Una cantante ha raccontato di aver rifiutato Domingo una prima volta durante un approccio in auto, una seconda volta nel suo appartamento, quando dopo alcuni esercizi vocali al pianoforte le mise una mano sotto la gonna. La cantante ha poi lavorato in alcuni dei più importanti teatri degli Stati Uniti, ma mai all’Opera di Los Angeles o con Domingo.
L’articolo di AP contiene altre storie simili, per esempio di una ballerina a cui Domingo lasciava in segreteria messaggi espliciti, che la donna ascoltava scioccata con il marito, per poi tentare di baciarla e toccarla dopo averla attirata con una scusa nel suo camerino. Una persona che lavorava nel settore ha confermato ad AP che Domingo aveva «inseguito» la donna per anni, mentre un suo amico direttore d’orchestra ha sostenuto che dopo averlo rifiutato la ballerina ebbe a lungo problemi a trovare lavoro.
Domingo non ha risposto nel dettaglio alle accuse, ma ha diffuso un comunicato:
Le accuse di queste donne rimaste anonime, che risalgono anche a trent’anni fa, sono molto preoccupanti, e inesatte per come sono state raccontate. Ciononostante, fa male sentire che potrei aver turbato qualcuno o che potrei averlo messo a disagio, non importa quanto tempo fa e nonostante le mie migliori intenzioni. Credo che tutte le mie interazioni e le mie relazioni siano sempre state bene accette e consensuali. Le persone che mi conoscono o che hanno lavorato con me sanno che non sono uno che farebbe intenzionalmente del male, che offenderebbe o che metterebbe a disagio qualcuno. Tuttavia, riconosco che le regole e gli standard con i quali ci dobbiamo – e dovremmo – misurare oggi sono molto diversi da quelli del passato. Sono fortunato e privilegiato ad aver avuto una carriera di oltre 50 anni nell’opera, e mi comporterò seguendo gli standard più alti.
Dopo l’inchiesta sulle molestie diffusa da AP, l’Opera di Los Angeles di cui Domingo è direttore generale ha fatto sapere che «si impegnerà con dei consulenti esterni» per indagare sulle accuse: «Riteniamo che tutti i dipendenti e gli artisti debbano essere trattati con rispetto e sentirsi al sicuro nel loro ambiente di lavoro».