Matteo Renzi dice che «votare subito è folle»
Intervistato dal Corriere della Sera ha fatto «un appello a tutti» per fare insieme «un governo istituzionale»
Il Corriere della Sera riporta oggi un’intervista in cui Matteo Renzi, ex presidente del consiglio ed ex segretario del Partito Democratico, ha parlato della crisi di governo e di quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi, ora che la Lega di Matteo Salvini vuole sfiduciare il governo di Giuseppe Conte (che è anche il suo) e andare al voto il più presto possibile. Renzi, che per mesi aveva detto di essere contrario a ogni possibile governo o alleanza con il Movimento 5 Stelle, ha detto al Corriere:
«Andremo in Senato e ci confronteremo. E qui è in gioco l’Italia, non le correnti dei partiti. Chiederò di parlare e dirò che votare subito è folle per tre motivi».
L’apertura di Renzi a un governo temporaneo – in questi giorni definito di volta in volta “istituzionale”, “costituzionale”, “elettorale”, “di scopo” o “del presidente”– è in linea con altre aperture simili arrivate da esponenti del Movimento 5 Stelle.
Renzi ha poi spiegato i tre motivi per cui, secondo lui, non bisogna votare questo autunno: il primo è «evitare l’aumento dell’IVA», il secondo è che per preparare l’Italia al voto serve «un governo di garanzia elettorale», il terzo è che serve una discussione e un referendum sul taglio dei parlamentari. A questo proposito, Renzi ha detto di non gradire la riforma proposta dal Movimento 5 Stelle, ma che comunque bisogna provare a portarla a compimento:
Considero la riduzione dei parlamentari una riforma incompleta e demagogica. La nostra riforma modificava il bicameralismo, garantiva efficienza, assicurava stabilità. Tuttavia i cittadini hanno deciso, noi abbiamo perso e io mi inchino davanti alla democrazia. Oggi la cosa è semplice: i 5 Stelle hanno scommesso molto su questa riforma. A me non piace. Ma devo ammettere che hanno ragione loro quando dicono che sarebbe un assurdo fermarsi adesso, a un passo dal traguardo. Si voti in Aula in quarta lettura e si vada al referendum: siano gli italiani a decidere.
Alla giornalista Maria Teresa Meli, che gli ha chiesto maggiori informazioni su questa sua apertura al M5S, Renzi ha detto di fare «un appello a tutti», anche a Forza Italia e alla stessa Lega, per «un governo istituzionale che permetta agli italiani di votare il referendum sulla riduzione dei parlamentari, che eviti l’aumento dell’IVA, che gestisca le elezioni senza strumentalizzazioni».