A Bologna è in corso lo sgombero del centro sociale Xm24
Intorno alle 5.3o di questa mattina è iniziato lo sgombero degli spazi in cui si trova il centro sociale Xm24, in via Fioravanti, a Bologna, nel quartiere noto come Bolognina. Carabinieri e poliziotti, alcuni dei quali in tenuta antisommossa, sono entrati aprendo una rete e in seguito nel cortile del centro sociale è arrivata una ruspa. Alcuni attivisti, che secondo Repubblica all’inizio erano 150 e poi si sono ridotti a una trentina, sono rimasti all’interno, e altri – almeno una decina – sono sul tetto dell’edificio. Lo sgombero è stato deciso perché il comune intende realizzare in quegli spazi «dieci appartamenti di cohousing», e perché la convenzione tra comune e centro sociale era scaduta da almeno un paio di anni. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la notizia su Twitter: «Molto bene, la musica è cambiata: ordine, legalità e democratiche ruspe!».
Il centro sociale Xm24 è nato nel gennaio del 2002 negli spazi dell’ex mercato ortofrutticolo, dopo lo sgombero del gasometro che due anni prima era stato occupato dagli attivisti del movimento no global “Contropiani”. Ad approvare lo spostamento negli spazi dell’ex mercato fu l’allora sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, di centrodestra, che concesse agli attivisti un permesso temporaneo. Nel 2013 era stato trovato un nuovo accordo per una convenzione triennale, che però non era stata rinnovata. Gli attivisti avevano deciso di continuare a occupare lo stabile, ma il 25 luglio era scaduto il termine ultimo per liberare gli spazi. Negli ultimi mesi comune e centro sociale avevano provato a trattare e Xm24 aveva chiesto, prima di liberare lo spazio, di avere la garanzia di poterne occupare immediatamente uno nuovo.