L’uomo eritreo che per tre anni era stato detenuto in un carcere italiano per uno scambio di persona ha ottenuto l’asilo politico
Medhanie Tesfamariam Berhe, che da alcune settimane era in un centro per rimpatri, potrà quindi rimanere in Italia
Medhanie Tesfamariam Berhe, l’eritreo che per tre anni era stato detenuto in un carcere italiano per uno scambio di persona, ha ottenuto l’asilo politico. La sua domanda di asilo, presentata il giorno dopo la sentenza con cui era stato ammesso l’errore giudiziario per cui era stato tenuto in carcere, è stata accettata dalla commissione territoriale di Siracusa: Medhanie Tesfamariam Berhe potrà quindi rimanere in Italia e potrà lasciare il centro per i rimpatri in cui era stato trasferito.
Medhanie Tesfamariam Berhe era stato arrestato nel 2016 in Sudan ed era stato estradato in Italia e identificato come Medhanie Yehdego Mered, considerato uno dei capi di una grande organizzazione di trafficanti di esseri umani, e coinvolto nei viaggi di almeno 13 mila persone. Dopo 3 anni di detenzione e processo, lo scorso luglio, la Corte di Assise di Palermo aveva stabilito che ci fosse stato uno scambio di persona, come sostenuto da tempo dall’avvocato di Medhanie Tesfamariam Berhe, che aveva presentato prove incredibilmente forti a sostegno della sua tesi (il Post aveva più volte raccontato questa storia).
Formalmente Berhe è stato condannato a cinque anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché ha avuto contatti con un trafficante di esseri umani: ma è stato rilasciato perché aveva già trascorso in carcere il periodo massimo di detenzione previsto per quel reato, tre anni.