I dati personali di 106 milioni di persone sono stati rubati in un attacco informatico alla società di carte di credito Capital One
I dati personali di circa 106 milioni di clienti della società finanziaria americana Capital One sono stati rubati in un grosso attacco informatico. La società, una delle principali che emettono carte di credito del nord America, lo ha fatto sapere dopo che una donna sospettata di essere l’autrice dell’attacco era stata arrestata lunedì: la sospettata, la 33enne americana Paige Thompson, ex dipendente di Amazon Web Services residente a Seattle, si era vantata online di aver compiuto il furto. I dati rubati, appartenenti a 100 milioni di cittadini statunitensi e 6 milioni di canadesi, consistono in nomi, date di nascita, indirizzi, numeri di telefono ed estratti conto di chi ha richiesto una carta di credito di Capital One dal 2005 al 2019. Sono stati rubati anche un milione di numeri della previdenza sociale canadese e 80mila americani: più o meno l’equivalente dei codici fiscali italiani, ma usati da quelle parti per identificarsi in molti contesti e impossibili da generare a partire da altri dati. Tuttavia, stando alla società, l’autrice dell’attacco non avrebbe ottenuto l’accesso ai numeri delle carte di credito stesse, e non avrebbe usato i dati sottratti per compiere truffe.