Le serie tv verticali cinesi
Si stanno diffondendo per assecondare il sempre crescente uso degli smartphone, e hanno sviluppato caratteristiche uniche che le rendono un genere a parte
Il formato video verticale si sta diffondendo molto da quando gli smartphone sono diventati lo strumento principale con cui guardiamo i video: per esempio, lo scorso anno Instagram ha introdotto IGTV, un’applicazione per vedere video più lunghi di un minuto che fino a maggio erano solamente in formato verticale; e anche le stesse Storie, che ormai sono anche su Facebook, WhatsApp e YouTube, sono video o foto che guardiamo senza girare mai lo smartphone in orizzontale.
Uno degli ultimi fenomeni del mondo digitale è stato il successo di TikTok, un’app per fare e condividere brevi video sempre in formato verticale. TikTok appartiene a una grossa società cinese, ByteDance, ed è proprio in Cina che i video in formato verticale stanno avendo più successo: abbastanza da portare alla produzione di serie tv girate appositamente per essere guardate in verticale tramite il proprio smartphone.
Sono ancora esperimenti, ma visto il crescente peso degli smartphone nel modo in cui vengono consumati prodotti culturali di vario tipo è possibile che possano dirci qualcosa di come si evolveranno le produzioni televisive anche nel resto del mondo.
Una puntata di un popolare “vertical drama”, il cui titolo inglese è Ugh! Life!
Le prime serie tv “verticali” sono comparse nel 2018, prodotte da iQiyi, una piattaforma di condivisione di video di proprietà di Baidu, e da Tencent Video, la piattaforma di streaming posseduta dall’enorme multinazionale cinese Tencent. Il fatto che si siano diffuse in Cina ha a che fare probabilmente con la grande dimestichezza degli utenti cinesi con i loro smartphone, che sono abituati a usarli per fare qualunque cosa (compreso avviare pratiche burocratiche). Come ha spiegato iQiyi all’Hollywood Reporter, mentre in Occidente si comincia a occuparsi dell’eccessivo uso dei cellulari, in Cina moltissimi ne stanno diventando sempre più dipendenti, creando spazi per nuove offerte di intrattenimento.
La “verticalità” delle serie tv non si limita a un diverso taglio dell’inquadratura, ma ha effetti anche piuttosto vistosi sul contenuto di quelle serie. In poco tempo, le serie tv verticali hanno sviluppato una serie di caratteristiche uniche e quasi inesistenti in altri formati televisivi, e per definirle viene usata l’espressione “vertical drama”.
Una scena del “vertical drama” Arg Director
Come ha spiegato il sito The Next Web, le serie tv verticali sono generalmente commedie: un po’ perché è un genere che si basa su brevi momenti molto gratificanti per lo spettatore, un po’ perché è più facile concentrarsi molto su primi piani di volti degli attori, con le loro espressioni buffe e comiche funzionali al racconto, ed evitare inquadrature ampie che risultano poco comprensibili su uno schermo piccolo.
Le puntate durano mediamente tra i 3 e i 5 minuti, hanno un ritmo molto veloce e battute a effetto ricorrenti (le cosiddette punchline), in modo da poter essere godibili anche se guardate per poco tempo, magari mentre si fanno brevi spostamenti urbani. Sono comunque pensate per collegarsi subito con quelle seguenti ed essere guardate tutte l’una dopo l’altra, un po’ come si fa spesso con Netflix ma con tempi molto più brevi.
Infine, nelle serie tv verticali vengono usate delle tecniche inusuali per la televisione tradizionale, come la divisione in due o più parti dello schermo, per inquadrare più momenti diversi contemporaneamente e transizioni tra una scena e l’altra che ricordano un po’ lo stile dei fumetti.
In Cina, il “vertical drama” sta attirando grandi attenzioni e iQiyi si è detta soddisfatta dei suoi risultati: la serie tv verticale Ugh! Life!, uscita a novembre del 2018, è stata recensita 10mila volte nel giro di quattro giorni, e la società ha detto che l’89 per cento del pubblico l’ha guardata da mobile, generando un buon rientro economico dati i bassi costi di produzione. Molte altre compagnie hanno cominciato a investire nel format e stanno cominciando a comparire contenuti simili anche su Douyin, cioè la versione cinese di TikTok, molto popolare in Cina.
Una scena di una serie tv “verticale” intitolata Cursed to be single
È difficile dire se il “vertical drama” possa espandersi anche al di fuori della Cina. Il mondo della serialità televisiva occidentale ha preso strade diverse, per ora, inseguendo per certi versi il cinema e trasformando le singole puntate in piccoli film per cura nella produzione e qualità del prodotto. Inoltre, le puntate delle serie più recenti e di successo sono di solito lunghe un’ora o più, cosa che rende difficoltosa la visione tramite smartphone. Gli utenti cinesi sembrano anche più inclini di quelli occidentali a guardare serie tv sugli smartphone: secondo Netflix, solamente il 20 per cento dei suoi utenti guarda film o serie tv da mobile, mentre tra gli utenti di iQiyi la quota sale a oltre il 50 per cento.