Fa decisamente caldo
Parigi ha raggiunto i 42,6 °C, un nuovo record per la città, e ci sono temperature oltre i 40 °C in buona parte dell'Europa occidentale tra Paesi Bassi e Germania
Giovedì 25 luglio le temperature massime in buona parte d’Europa sono state al di sopra delle medie stagionali, superando le massime piuttosto alte già registrate nella prima parte della settimana. A Parigi sono stati raggiunti i 42,6 °C, un record per la città e una delle temperature più alte registrate nella giornata in tutta Europa. In Germania le massime hanno raggiunto i 41,5 °C, altro record stagionale per la parte occidentale del paese. In Italia le temperature massime sono state consistenti, con 37 °C a Milano e circa 36 °C a Roma.
Ieri, mercoledì 24 luglio, a Eindhoven, nei Paesi Bassi, erano stati raggiunti i 39,3 °C, segnando un nuovo record per gli ultimi 75 anni. Le temperature più alte erano state registrate nella provincia olandese del Brabante Settentrionale e in quella del Limburgo. Un codice rosso, di massima allerta, è stato diramato per l’intero paese.
A Kleine-Brogel in Belgio mercoledì erano stati registrati 39,9 °C, la massima più alta nei registri dal 1833.
Belgium also recorded its warmest temperature on record, Kleine Brogel 38,9°C. Provisional figure as record expected to be broken again in the #heatwave
— World Meteorological Organization (@WMO) July 24, 2019
Anche in Germania le massime sono state piuttosto alte, con 40,5 °C raggiunti mercoledì a Geilenkirchen, una città della Renania Settentrionale-Vestfalia, vicina al confine con Belgio e Paesi Bassi. Il governo tedesco ha diffuso un’allerta per tutto il paese, con particolare attenzione per la parte occidentale. Nella serata di mercoledì, il servizio meteorologico ha confermato di avere registrato temperature sopra i 39 °C a Colonia e Bonn.
Europe #heatwave. Forecast maximum temperatures today and tomorrow in #Germany, from @DWD_presse. Temperature record of 40.3°C (5.7.2015) may be broken. pic.twitter.com/qB3N6fpHBx
— World Meteorological Organization (@WMO) July 24, 2019
In Lussemburgo si sono raggiunti i 39 °C di temperatura massima.
In Francia le massime sono altrettanto alte, soprattutto a Parigi e nella parte nord-occidentale del paese. Il servizio meteorologico francese ha segnalato il superamento dei 40 °C in molte aree del paese. A Pont-la-Ville, nell’Alta Marna, mercoledì sono stati registrati 41,2 °C mentre a Vassincourt, nel dipartimento della Mosa, sono stati raggiunti i 40,5 °C. L’allerta per il caldo è stata diramata in 19 dipartimenti francesi.
The peak of the #heatwave Thursday is expected break many temperature records in #France, with 42°C forecast for Paris (record 40.4°C set in 1947), according to @meteofrance, The national temperature record is 46°C, from 28.6.2019. pic.twitter.com/mbkFNqTmbG
— World Meteorological Organization (@WMO) July 24, 2019
Quella di questi giorni è la seconda grande “ondata di calore” di questa estate. La prima si era verificata a fine giugno, con temperature ampiamente al di sopra delle massime stagionali.
L’Europa è soggetta a estati calde, per la sua posizione e le sue caratteristiche territoriali, ma ci sono altri elementi che peggiorano la situazione. Il nostro continente è densamente urbanizzato, con circa il 72 per cento degli abitanti dell’Unione Europea che vive in città. Asfalto, cemento e scarsa presenza di aree verdi favoriscono la formazione di isole di calore, con temperature più altre rispetto alle zone rurali. Nelle città fa tendenzialmente più caldo e c’è una minore escursione termica tra le ore diurne e quelle notturne, condizione che espone in modo continuativo al caldo milioni di persone. Intorno alle 23 di mercoledì sera, per esempio, in diverse grandi città italiane la temperatura non era ancora scesa sotto i 30 °C.
European #heatwave pic.twitter.com/I3uj6AiixZ
— World Meteorological Organization (@WMO) July 24, 2019
Le anomalie come le attuali devono essere messe in prospettiva con altre serie storiche, per valutare quanto siano condizionate dal riscaldamento globale, fenomeno sulla cui esistenza non ci sono più dubbi e che è causato in ampia parte dalle attività umane. Le analisi e le ricerche condotte finora ci dicono che il riscaldamento globale rende più probabili le “ondate di calore” e soprattutto che ne aumenta la durata. Solo in Francia, questi fenomeni sono raddoppiati negli ultimi 34 anni e i modelli prevedono che raddoppieranno di nuovo entro il 2050.
Il riscaldamento globale ha reso fino a cinque volte più probabile l’occorrenza di ondate di calore simili a quella del 2018. Nella serie storica della temperatura media globale, il 2018 è stato uno degli anni più caldi mai registrati, aggiungendosi all’elenco crescente di anni più caldi che comprende quasi tutte le annate più recenti dell’ultimo decennio. Su scala globale, il mese scorso è stato il giugno più caldo mai registrato e luglio potrebbe far segnare un nuovo record.