• Sport
  • Mercoledì 24 luglio 2019

Le squadre più ricche fra tutti gli sport

Secondo l'annuale classifica di Forbes: i Dallas Cowboys rimangono primi davanti ai New York Yankees, che hanno superato tre squadre di calcio europee

Dak Prescott dei Dallas Cowboys (Ronald Martinez/Getty Images)
Dak Prescott dei Dallas Cowboys (Ronald Martinez/Getty Images)

La rivista economica statunitense Forbes ha pubblicato la sua annuale classifica delle 50 squadre sportive più ricche del mondo, ordinate in base al loro valore stimato. Per il quarto anno di fila la squadra di football americano dei Dallas Cowboys, di proprietà del petroliere Jerry Jones, si conferma la più ricca al mondo con un valore stimato pari a 5 miliardi di dollari, 1 miliardo in più di quanto riportava Forbes quattro anni fa. Al secondo posto c’è la squadra di baseball dei New York Yankees, che rispetto all’anno scorso ha guadagnato tre posizioni su tre squadre di calcio europee (Real Madrid, Barcellona e Manchester United). Nonostante non vincano le World Series da dieci anni, gli Yankees valgono il 15 per cento in più dell’anno scorso. Lo stesso vale per i Dallas Cowboys, sempre più ricchi anche se non vincono il Super Bowl addirittura dal 1995.

Fra le cinquanta squadre presenti nella classifica di Forbes, ventisei sono di football americano (NFL) – lo sport professionistico più popolare negli Stati Uniti – nove di baseball (MLB), sette di basket (NBA) e otto di calcio, tutte europee: due spagnole, una tedesca e cinque inglesi. La Juventus, che secondo Deloitte è l’undicesima squadra di calcio più ricca al mondo, non rientra nella classifica di Forbes; così come il Milan, cinquantesima classificata nel 2014.

Il valore dei Dallas Cowboys si deve soprattutto alla grande popolarità della squadra in Texas e negli stati limitrofi (motivo per il quale sono soprannominati America’s Team). Oltre a essere una delle squadre più vincenti della National Football League, non hanno altre grandi concorrenti negli stati del sud: l’altra squadra texana, gli Houston Texans, esiste dal 2002 e deve ancora vincere un Super Bowl. Nel valore stimato dei Cowboys contano poi l’AT&T Stadium da 80.000 posti costruito nel 2009, il nuovo centro di allenamento costato oltre 1 miliardo di dollari e i circa 340 milioni generati soltanto dalle sponsorizzazioni, grazie ai quali la squadra conta utili al netto di interessi e imposte pari a 365 milioni di dollari, più di chiunque altro.

La popolarità, la storia ricca di successi e la qualità delle infrastrutture influiscono anche nel costante accrescimento del valore delle squadre newyorkesi, nonostante queste non vincano titoli nazionali da molto tempo. Yankees, Knicks, Giants e Jets beneficiano di un mercato primario che corrisponde all’area metropolitana più influente al mondo, nonché a una delle più popolate, con oltre venti milioni di abitanti. Il valore dei loro brand – nel caso degli Yankees un vero e proprio marchio internazionale – e le entrate prettamente sportive, cioè quelle provenienti dalle leghe, contribuiscono infine alle valutazioni complessive.

Il calcio rimane in una posizione di minoranza nonostante sia lo sport più popolare al mondo. Questa è anche una delle ragioni per cui da tempo i più grandi club europei – fra cui quelli presenti nella classifica Forbes – stanno discutendo la possibile creazione di un campionato in stile nordamericano per aumentare le entrate. Non è un caso che il campionato più rappresentato sia la Premier League inglese, il torneo europeo che più assomiglia alle leghe nordamericane, considerando la grande competitività fra le squadre e i ricchi contratti televisivi stipulati negli ultimi dieci anni con emittenti provenienti da tutto il mondo.