È stata archiviata un’indagine per corruzione in atti giudiziari nei confronti di Silvio Berlusconi, dice Reuters
Il giudice delle indagini preliminari (gip) ha archiviato l’indagine per corruzione in atti giudiziari nei confronti dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che nel 2016 annullò l’obbligo di cedere più del 20 per cento delle quote di Banca Mediolanum detenute da Fininvest. Reuters, che ha dato la notizia basandosi su due sue fonti, ha scritto che l’archiviazione è stata confermata anche da Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi.
La notizia dell’indagine a carico di Berlusconi era emersa lo scorso marzo. L’indagine si riferiva a una vicenda iniziata nel 2014, quando Banca d’Italia e TAR avevano imposto a Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, di cedere azioni di banca Mediolanum per circa un miliardo di euro: Banca d’Italia riteneva infatti che, dopo la condanna del 2013 per frode fiscale, Berlusconi non avesse più i cosiddetti “requisiti di onorabilità” necessari per poter controllare una quota superiore al 9,99 per cento di una banca. Nel 2016 il Consiglio di Stato, organo di appello per i casi di giustizia amministrativa, aveva però emesso una sentenza che annullava l’obbligo imposto dalla Banca d’Italia.
Nel 2017 la procura di Roma aprì un’indagine legata proprio a questa sentenza: i magistrati ritenevano che Berlusconi avesse cercato di corrompere il giudice del Consiglio di Stato per ottenere una sentenza a lui favorevole. Il gip ha rilevato alcune “anomalie” nella vicenda, ha scritto Reuters, ma le prove raccolte non sono state sufficienti per decidere di proseguire nel procedimento penale.