Il sindaco leghista di Apricena, in provincia di Foggia, è stato arrestato
Antonio Potenza, sindaco leghista di Apricena, in provincia di Foggia, è stato arrestato nel corso di un’indagine per appalti truccati. Potenza ora si trova agli arresti domiciliari. Insieme a lui sono stati fermati un altro amministratore locale e un imprenditore. Altre 12 persone, tra funzionari e privati, sono state sottoposte a misure interdittive.
Le indagini sono iniziate in seguito alla denuncia di alcune irregolarità nell’assegnazione di un appalto. Secondo gli investigatori, Potenza avrebbe truccato l’assegnazione di commesse pubbliche per favorire un imprenditore a lui vicino. L’ANSA scrive che «nel corso delle indagini sono stati accertati reati di natura fiscale, fatturazione per operazioni inesistenti, false dichiarazioni di redditi. I militari avrebbero anche accertato un episodio di concussione».
Potenza aveva vinto le elezioni ad Apricena – comune di 13mila abitanti – lo scorso 26 maggio, ottenendo il 71 per cento dei voti e diventando il primo sindaco della Lega in Puglia. Dopo 11 anni trascorsi dentro Forza Italia, Potenza si era iscritto alla Lega nel maggio 2018, poco dopo l’ottimo risultato ottenuto dal segretario Matteo Salvini alle elezioni del 4 marzo. Nel marzo 2018 fu oggetto di alcuni episodi di intimidazione e una rudimentale bomba carta venne fatta ritrovare di fronte all’ingresso della sua abitazione.