La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro il Consiglio di Stato degli insegnanti diplomati esclusi dalle graduatorie per l’assunzione
I giudici della Corte di Cassazione a sezioni unite hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato da 27 diplomati magistrali contro la decisione del Consiglio di Stato sulla composizione delle graduatorie per l’assunzione degli insegnanti. la Cassazione non ha infatti ravvisato alcun “eccesso di potere giurisdizionale” del Consiglio di Stato, come sostenuto dalle 27 persone che avevano fatto ricorso.
Nel febbraio del 2019 il Consiglio di Stato aveva emesso due sentenze che confermavano quanto aveva già stabilito nel dicembre del 2017. All’epoca aveva respinto i ricorsi contro il decreto con cui, nel 2014, il ministero dell’Istruzione aveva escluso gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 dalle Graduatorie a Esaurimento (GaE), cioè le graduatorie a cui sono iscritti i docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento e che sono utilizzate per l’assunzione in ruolo. La sentenza aveva stabilito che chi ha il diploma magistrale dovrà essere inserito non nelle GaE ma nelle Graduatorie d’istituto, quelle che vengono utilizzate per le supplenze annuali e temporanee. Negli ultimi anni altre cinque sentenze sempre del Consiglio di Stato avevano invece inserito i diplomati nelle GaE; la sentenza definitiva, che riguarda migliaia di persone, aveva smentito queste decisioni precedenti.
L’Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori), il sindacato che difende questa particolare categoria di docenti, ha detto – scrive Orizzonte Scuola – che chiederà ai giudici amministrativi di sollevare il caso di fronte alla Corte di Giustizia Europea; ha aggiunto che entro settembre deciderà se avviare una class action. Nel frattempo attende la decisione, entro il 2020, sul reclamo collettivo presentato al Consiglio d’Europa.