• Brevi
  • Sabato 20 luglio 2019

Cosa fu la missione spaziale Apollo 11

Riassunto rapido della cosa straordinaria che facemmo 50 anni fa, ricordata dal doodle di Google

(NASA/Newsmakers)
(NASA/Newsmakers)

La missione spaziale Apollo 11 è quella con la quale Neil Armstrong e Buzz Aldrin, i due più famosi astronauti statunitensi, raggiunsero la Luna il 20 luglio del 1969, esattamente 50 anni fa oggi. Armstrong e Aldrin e vi camminarono sopra poche ore dopo, osservati da oltre 650 milioni di persone che seguirono la loro impresa in diretta televisiva. Oggi è per l’appunto il 50esimo anniversario dell’allunaggio, e ormai da settimane la NASA ha avviato iniziative e celebrazioni per ricordare uno degli eventi più importanti del Novecento, e dell’esistenza del genere umano.

L’allunaggio della missione spaziale Apollo 11, in quell’estate di 50 anni fa, avvenne dopo 8 anni di preparazione, con l’impegno assunto nel 1961 dall’allora presidente statunitense John F. Kennedy di raggiungere la Luna “entro la fine di questo decennio”. Erano gli anni della Guerra fredda e il confronto con l’Unione Sovietica stava interessando anche le tecnologiche spaziali.

Dalla seconda metà degli anni Cinquanta, i sovietici avevano raggiunto risultati sorprendenti mandando in orbita il primo satellite e in seguito il primo uomo a raggiungere lo Spazio, mentre gli Stati Uniti erano rimasti indietro e con la necessità di recuperare e velocemente. Kennedy pensò che il programma Apollo verso la Luna fosse la giusta motivazione per rilanciare la sfida e recuperare il terreno perduto: la NASA ottenne finanziamenti senza precedenti e risorse pressoché illimitate per raggiungere il suo scopo.

Il 16 luglio del 1969 quello sforzo scientifico, tecnologico e politico trovò la propria sintesi sulla rampa di lancio di Cape Canaveral, in Florida, dove il gigantesco razzo Saturn V – il più potente mai progettato – era pronto per portare in orbita e poi spingere verso la Luna i tre astronauti della missione spaziale Apollo 11. Raggiunta l’orbita lunare, Armstrong e Aldrin lasciarono il terzo collega, Michael Collins, nel Modulo di Comando che li aveva trasportati nel loro viaggio, trasferendosi sul Modulo Lunare che li avrebbe invece fatti allunare.


Il Modulo Lunare si posò sulla superficie della Luna il 20 luglio 1969, qualche ora dopo Armstrong aprì il portellone e percorse la scaletta che lo avrebbe condotto all’esterno. Erano le prime ore del 21 luglio in Italia quando Armstrong appoggiò il suo piede sinistre sul suolo lunare, pronunciando una delle frasi più famose del Novecento: “Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”.


Non era mai successo prima nella storia del genere umano che qualcuno mettesse piede su un corpo celeste diverso dalla Terra. Sarebbe successo altre cinque volte con altrettante missioni spaziali, prima della chiusura del programma Apollo nel 1972.

Per ricordare il 50esimo anniversario dell’allunaggio, Google ha preparato un doodle e un video commemorativo, commentato da Michael Collins, uno dei tre astronauti della missione spaziale Apollo 11. L’animazione mostra le fasi salienti della missione sulla Luna, proponendo anche alcuni spezzoni delle registrazioni con le comunicazioni tra la Terra e l’equipaggio della missione spaziale Apollo 11.


Armstrong, Aldrin e Collins tornarono sulla Terra il 24 luglio 1969, quando il loro Modulo di Comando ammarò nell’oceano Pacifico.

Gli articoli del Post dedicati all’allunaggio e alle missioni Apollo

Perché spendere tanto per lo Spazio?

Quelli che sono stati sulla Luna

Le cose rimaste sulla Luna

La storia della foto scattata dall’Apollo 8

I cimeli dell’allunaggio di Armstrong

La Luna fotografata dagli astronauti della NASA

Eugene Cernan, l’ultimo uomo sulla Luna

Questo è un piccolo passo per un uomo, un grande dubbio per la fonetica

Dovremmo recuperare la cacca che abbiamo lasciato sulla Luna