L’utile netto di Swatch è calato dell’11,3 per cento negli ultimi sei mesi, anche a causa della crisi a Hong Kong
Il gruppo svizzero di aziende di orologi Swatch – che oltre all’omonima Swatch è anche proprietario di Longines, Omega e Tissot – ha registrato un calo dell’utile netto dell’11,3 per cento nei primi sei mesi del 2019: tra le ragioni c’è anche la crisi politica degli ultimi mesi a Hong Kong, che ha comportato un calo delle vendite in quel mercato, uno dei più importanti per gli orologi svizzeri, del 2,3 per cento. In generale le vendite sono diminuite del 4,4 per cento, arrivando a 3,7 miliardi di euro, e l’utile netto è calato da 422 a 375 milioni di euro.
Swatch ha detto di essere cresciuto nei suoi mercati più importanti – la Cina, il Giappone e gli Stati Uniti – e in tutte le fasce di prezzo (dagli Swatch di plastica ai costosi Breguet) ma di essere stato danneggiato dalla crisi a Hong Kong, uno dei mercati più importanti per gli orologi svizzeri. Hanno pesato anche le misure prese per contrastare il mercato nero e la rivendita dei suoi orologi in canali non ufficiali, che ha comportato una diminuzione dei ricavi di centinaia di migliaia di euro. L’azienda ha però detto che «nel lungo termine avrà effetti positivi soprattutto nei mercati principali».