Com’è Notre-Dame oggi, tre mesi dopo l’incendio
Le foto dei danni e delle macerie, dopo che ieri è stata approvata la legge per il restauro della cattedrale
Mercoledì 17 luglio il fotografo dell’agenzia AFP Stephane De Sakutine è entrato nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi – uno dei monumenti più importanti e famosi del mondo, gravemente danneggiato lo scorso 16 aprile da un enorme incendio che ha distrutto la famosa guglia della chiesa e due terzi del tetto – e ha scattato foto che mostrano le sue condizioni a tre mesi dall’incidente. Nelle immagini di De Sakutine si vedono ancora alcune macerie e le parti danneggiate dell’interno, insieme alle impalcature che avvolgevano la guglia ottocentesca crollata nell’incendio e agli operatori che si stanno occupando del restauro della cattedrale.
Martedì 16 luglio il Parlamento francese ha approvato in via definitiva la legge per il restauro della cattedrale: intende organizzare e controllare l’uso delle donazioni ricevute subito dopo l’incendio e, tra le altre cose, prevede una detrazione fiscale eccezionale per le donazioni e stabilisce meccanismi di controllo per assicurarne la corretta gestione. Inoltre stabilisce che il restauro dovrà essere concluso entro cinque anni, come aveva promesso il presidente Emmanuel Macron. La questione dei tempi è quella che ha sollevato maggiori critiche: le opposizioni hanno parlato di un obiettivo irrealistico, dettato dai tempi della politica e motivato dalle Olimpiadi che si terranno a Parigi nel 2024. Per accelerare i lavori, sono state poi inserite delle deroghe alle regole sulla pianificazione urbana e sulla protezione ambientale su cui molte e molti parlamentari sono intervenuti con preoccupazione.