Lo sgombero di ieri a Primavalle
Le foto dell'assedio e delle proteste mentre più di 300 persone senza casa – tra cui molti bambini – venivano fatte uscire
Lunedì 15 luglio, dopo circa dodici ore di proteste, manifestazioni e barricate, è stato sgomberato un ex istituto agrario occupato in via Cardinal Capranica, a Roma, nel quartiere di Primavalle, in cui dal 2003 vivevano almeno 300 persone. Tra loro c’era un’ottantina di minorenni che andavano a scuola in quel quartiere.
Lo sgombero era atteso: il fabbricato risultava essere il primo nella lista messa insieme dopo la circolare del ministero dell’Interno che imponeva di liberare le strutture occupate in tutta Italia, e per questo associazioni e movimenti avevano convocato un presidio all’alba. La questura però ha anticipato le operazioni e già nella notte nel quartiere erano arrivati centinaia di agenti, tre idranti, un elicottero e decine di camionette. All’alba ai giornalisti è stato impedito l’accesso all’area e centinaia di persone solidali con gli occupanti sono state tenute a distanza; hanno dunque improvvisato la resistenza con blocchi, cordoni in strada e un corteo non autorizzato per le vie del quartiere. Verso le dieci del mattino, una delle barricate create per rallentare lo sgombero è stata incendiata.
Durante il pomeriggio c’è anche stato qualche tentativo di trattativa. Al presidio erano presenti i consiglieri regionali Marta Bonafoni e Paolo Ciani (eletti con la lista di Nicola Zingaretti), Alessandro Capriccioli di +Europa, il consigliere comunale Stefano Fassina, l’assessore alla Cultura del municipio III Christian Raimo e il presidente del municipio VIII Amedeo Ciaccheri. Sul posto è intervenuta anche l’assessora alle Politiche sociali del comune di Roma, Laura Baldassarre, che ha promesso di assistere le persone in emergenza abitativa, ma che non ha proposto soluzioni alternative stabili.
Lo sgombero si è concluso in serata, quando gli ultimi occupanti sul tetto dell’ex scuola sono stati portati a terra dai vigili del fuoco. Nel frattempo le persone che abitavano in via Capranica e i movimenti sociali e per la casa si erano ritrovati in piazza Montecitorio, dove era stato convocato un presidio contro il decreto sicurezza bis, il cui iter di conversione in legge era iniziato proprio in quelle ore.