Il Senato ha approvato in seconda lettura la proposta di legge per ridurre il numero di deputati e senatori
Il Senato ha approvato un disegno di legge costituzionale per ridurre il numero di senatori e deputati, con 180 voti favorevoli e 50 contrari (per l’approvazione bastavano 161 voti, cioè la maggioranza assoluta). Hanno votato a favore M5S, Lega e Fratelli d’Italia, mentre ha votato contro il centrosinistra. Forza Italia non ha partecipato al voto, che al Senato equivale a votare contro.
Con la nuova proposta di legge il numero dei deputati dovrebbe passare da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200. In precedenza la proposta di legge era stata approvata già in prima lettura da Senato e Camera, e ora dovrà essere approvata di nuovo dalla Camera in seconda lettura. La seconda approvazione non prevede emendamenti: si può solo approvare o bocciare il testo senza possibilità di modifiche. Il prossimo voto, come prevede l’articolo 138 della Costituzione per le leggi di revisione costituzionale, si dovrebbe tenere tra tre mesi, a settembre: nel caso di un’ulteriore approvazione parlamentare con maggioranza dei due terzi – circostanza oggi piuttosto improbabile – la legge verrebbe promulgata; altrimenti, con un’approvazione a maggioranza semplice, la legge verrebbe promulgata dopo tre mesi, durante i quali sarebbe possibile chiedere un referendum popolare.