Si è dimesso l’ambasciatore britannico negli Stati Uniti
Dopo la pubblicazione di pesanti giudizi nei confronti dell'amministrazione Trump, contenuti in alcuni documenti riservati, e gli insulti ricevuti dallo stesso Trump
Kim Darroch, l’ambasciatore britannico negli Stati Uniti, ha annunciato oggi le sue dimissioni. Da giorni la tensione fra Darroch e l’amministrazione americana di Donald Trump era molto alta: tre giorni fa il Mail on Sunday aveva pubblicato alcuni documenti riservati secondo cui Darroch aveva espresso critiche molto pesanti nei confronti dell’amministrazione Trump. Lo stesso Trump aveva risposto su Twitter definendo Darroch «una persona molto stupida». «L’attuale situazione mi rende impossibile portare avanti il mio lavoro come avrei voluto», ha scritto Darroch in una lettera ottenuta da Bloomberg.
Kim Darroch's resignation statement here: pic.twitter.com/zSk2fjnZG9
— Michael Savage (@michaelsavage) July 10, 2019
Nella storia recente non era mai successo che Stati Uniti e Regno Unito, due paesi storicamente alleati fra di loro, litigassero pubblicamente per una questione del genere. Le critiche di Trump nei confronti di Darroch sono state così dure che l’ufficio della prima ministra britannica Theresa May ha dovuto difendere il proprio ambasciatore esprimendo dissenso per i giudizi del presidente americano e dispiacere per la fuga di notizie.
I documenti pubblicati dal Mail on Sunday contengono rapporti di vario tipo, scritti da Darroch dal 2017 a oggi, con giudizi piuttosto severi e netti sull’amministrazione Trump. La frase più citata, e attribuita a Darroch, dice:
Non riteniamo che questa amministrazione possa diventare sostanzialmente normale, meno disfunzionale, meno imprevedibile, meno faziosa, meno maldestra e inetta diplomaticamente.
Darroch ha 65 anni e una lunga carriera diplomatica alle spalle: nei suoi precedenti incarichi era stato consigliere del primo ministro britannico per gli affari europei e in seguito rappresentante del Regno Unito presso l’Unione Europea.