La compagnia aerea che vuole farci volare di meno
KLM ha avviato una campagna per disincentivare l'uso dell'aereo sui tragitti di breve durata, dove il treno è un'alternativa più sostenibile per l'ambiente
KLM, la compagnia aerea olandese che fa parte del gruppo Air France-KLM, ha avviato una campagna con cui invita i suoi clienti a pensarci bene, prima di scegliere di prendere un aeroplano. L’iniziativa si chiama “Fly Responsibly” (“Vola responsabilmente”) ed è stata avviata in seguito alla maggiore sensibilità sull’impatto ambientale degli aerei, tra i mezzi di trasporto più inquinanti che ci siano. Per le compagnie aeree è un serio problema di immagine, e molte si stanno attrezzando per rendere più efficienti i loro aerei, gestire in modo più razionale le loro rotte e inquinare meno con le loro attività sia a terra sia in volo.
La campagna di KLM segue tre temi principali: che cosa sta facendo la compagnia aerea per rendere i voli più sostenibili, che cosa può fare in generale l’intera industria per ridurre il suo impatto ambientale e che cosa possono fare i singoli clienti per contribuire a ridurre il problema. Di solito la comunicazione si limita ai primi due punti, evitando il terzo che potrebbe comportare qualche prenotazione in meno.
Sul sito dell’iniziativa, KLM suggerisce per esempio di chiedersi se ci siano alternative più sostenibili per l’ambiente, prima di acquistare un volo. Tra queste viene citato il treno, uno dei mezzi di trasporto che producono meno emissioni, in rapporto alla quantità di persone trasportate e alle distanze percorse. Volare da Amsterdam a Bruxelles, per esempio, richiede più tempo rispetto a coprire lo stesso tragitto in treno, segnala il sito di KLM.
La compagnia aerea fa anche altri esempi, consigliando di trasportare con sé meno bagaglio: se lo facessero tutti i passeggeri, gli aeroplani potrebbero essere alleggeriti di una zavorra consistente, riducendo i consumi, con una minore quantità di emissioni nocive per l’ambiente.
In una lettera aperta, il CEO di KLM, Pieter Elbers, ha invitato i clienti a essere più responsabili:
È una cosa che ci riguarda tutti. Lavoriamo sodo per fare le cose nel modo giusto, ma tutte le parti coinvolte devono unire le forze per creare un futuro sostenibile. Tutti i protagonisti dell’industria dell’aviazione, tutte le aziende in qualsiasi industria. E, sì, anche tutti i viaggiatori.
Circa il 3 per cento della popolazione mondiale prende almeno un aeroplano nel corso di un anno. In termini assoluti, il numero di persone che viaggiano in aereo è contenuto, ma contribuisce sensibilmente alla produzione dei gas serra che causano il riscaldamento globale. Si stima che nel complesso gli aeroplani producano tra il 2 e il 5 per cento di tutte le emissioni responsabili del riscaldamento globale.
Un Boeing 747 contiene fino a 200mila litri di cherosene, pari a 4mila pieni di altrettante automobili di dimensioni medio-piccole. Gli aerei consumano soprattutto nelle fasi di decollo e questo fa sì che un volo di breve durata richieda più cherosene per chilometri percorsi, rispetto a uno di lunga durata, perché l’aereo deve pur sempre decollare. Con un po’ di approssimazione, si può stimare che un volo di 250 chilometri comporti un consumo di 75 grammi di cherosene per chilometro per passeggero, contro i 33 grammi per passeggero nel caso di un volo di mille chilometri.
Secondo l’International Council on Clean Transportation, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di analisi sull’impatto dei trasporti sul clima, KLM è una delle compagnie aeree più efficienti per quanto riguarda i consumi sulle tratte transatlantiche, in parte per gli aerei nella sua flotta e per la loro configurazione, con meno posti di prima classe e business, che riducono lo spazio per gli altri passeggeri e quindi la quantità complessiva di persone trasportate con un volo.
La campagna di KLM ha interessato analisti ed esperti di marketing, mentre non sembra avere impressionato più di tanto alcuni esponenti politici nei Paesi Bassi, che hanno definito l’iniziativa una semplice mossa pubblicitaria. La compagnia aerea non ha del resto annunciato di volere introdurre a breve misure più drastiche per ridurre i consumi, come una revisione delle proprie rotte a breve raggio.
Il tema dell’impatto ambientale dei voli è sentito da un numero crescente di persone, complici le recenti notizie sulle iniziative di Greta Thunberg, la studentessa svedese di 16 anni che ha ideato i “Venerdì per il futuro”, in cui gli studenti manifestano per chiedere ai governi più attenzioni sull’ambiente, soprattutto per quanto riguarda la crisi climatica. Thunberg è una convinta sostenitrice dei viaggi in treno per gli spostamenti di breve-media distanza in Europa, che spesso durano poco più di un viaggio in aereo, ma che inquinano molto meno.
Swedavia AB, la società svedese che gestisce 10 aeroporti in Svezia compresi quelli più grandi di Stoccolma e Göteborg, ha registrato nei primi mesi del 2019 una sensibile riduzione del traffico rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente. La riduzione è stata accompagnata da un aumento dei viaggi in treno, che secondo le ferrovie svedesi è proprio dipeso da una maggiore sensibilità sui temi ambientali.