La principessa Haya, sesta moglie dell’emiro di Dubai, è fuggita a Londra
La principessa giordana Haya Bint al-Hussein, una delle cinque mogli dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum – miliardario emiro di Dubai e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti – si trova da mesi a Londra, dopo essere scappata dal marito insieme a due figli di 11 e 7 anni. I giornali si stanno occupando del suo caso da ieri, dopo che l’emiro, che ha 69 anni, ha pubblicato sul suo sito e su Instagram una poesia in arabo e in inglese che lamenta il tradimento di una donna non meglio identificata: «Non hai più un posto con me. Non mi interessa se sei viva o morta». Quel che si sa è stato raccontato da fonti vicine alla principessa, rimaste anonime per ragioni di sicurezza.
La principessa Haya ha 45 anni, è nata in Giordania e ha studiato in scuole private britanniche; ha sposato lo sceicco nel 2004 diventando la sua ultima e più giovane moglie e da allora è apparsa spesso sulle pagine dei giornali, fotografata insieme a lui a eventi mondani come il Royal Ascot. La stampa si era occupata nuovamente di lei lo scorso dicembre, a causa della sua presa di posizione dopo la scomparsa della principessa Latifa, la figlia di un’altra moglie dell’emiro. A marzo 2018 la ragazza era fuggita da Dubai su uno yacht diretto negli Stati Uniti ma era stata catturata e riportata indietro; da allora non si era saputo più niente di lei fino a Natale, quando era comparsa in alcune fotografie, e allora Haya aveva sostenuto la versione ufficiale del governo: che Latifa era vulnerabile e stava bene. Ora, scrive BBC, fonti vicine alla principessa raccontano che avrebbe scoperto qualcosa sul caso che metterebbe a rischio la sua vita, e avrebbe deciso di scappare prima in Germania e poi a Londra. Qui, scrive il New York Times, avrebbe intenzione di chiedere asilo politico e il divorzio, che viene difficilmente concesso alle donne sotto la legge islamica in vigore nell’emirato.
La vicenda potrebbe diventare un complicato caso diplomatico internazionale. Per il Regno Unito potrebbe essere un problema concederle asilo a causa dei rapporti con gli Emirati Arabi Uniti; verrebbe anche chiamata in causa la Giordania – Haya è sorellastra del re Abdullah – che a sua volta non può compromettere il rapporto con Dubai, dove lavorano più di 250 mila cittadini giordani.
La storia della principessa Latifa, che aveva provato a fuggire da Dubai