Un centro commerciale con solo merce usata
Lo gestisce la città di Eskilstuna, in Svezia, e sta aiutando le persone a riciclare di più e produrre meno rifiuti
A circa 20 minuti di macchina dal centro della città di Eskilstuna, in Svezia, c’è un centro commerciale che a prima vista può sembrare uguale a molti altri. Si possono acquistare prodotti Apple, vestiti di Gucci e beni di vario tipo, ma c’è una differenza rispetto ai negozi di altri centri commerciali: tutta la merce disponibile è già stata usata.
Il centro, che si chiama ReTuna, è stato aperto nel 2015 ed è di proprietà del comune, che ci ha investito 19,5 milioni di corone svedesi (circa 1,8 milioni di euro) e ha anche offerto delle sovvenzioni per chi avesse voluto aprire un negozio nel centro commerciale. Nel 2018 per la prima volta non ci sono state sovvenzioni e il centro commerciale ha raggiunto il pareggio di bilancio, anche se Anna Bergström, la direttrice del centro, sa che c’è ancora molto lavoro da fare: «Dobbiamo fare più soldi per poterci permettere di assumere altro personale, perché i negozianti stanno lavorando veramente duro per sette giorni alla settimana», ha raccontato. Bergström si è trasferita a Eskilstuna nel 2012 dopo aver lavorato nella moda.
Eskilstuna è una città della Svezia centro-orientale la cui economia è stata sostenuta per anni dalle fabbriche d’acciaio (veniva chiamata la “Sheffield di Svezia”, paragonandola alla città britannica famosa per la produzione di acciaio). A partire dagli anni Settanta, però, la crisi delle acciaierie si è riflettuta sul tessuto economico della città, che ha dovuto far fronte a una crescita della disoccupazione, oggi quasi doppia rispetto a quella nazionale.
Dal 2012 la città ha introdotto una serie di iniziative per migliorare l’ambiente, che l’hanno resa tra le città più ecologiche della Svezia. I trasporti pubblici per esempio sono alimentati a biogas e elettricità, e gli abitanti devono separare i propri rifiuti in sette sacchetti di colori diversi (verde per i residui di cibo, giallo per la carta, blu per i giornali, rosa per i residui tessili, grigio per il metallo, arancione per la plastica e nero per l’indifferenziata). I residenti sono fortemente incentivati a fare la raccolta differenziata nelle proprie case, anche perché altrimenti sono costretti a pagare una tassa annuale per lo smaltimento dei rifiuti domestici di 2.894 corone (circa 271 euro), due volte superiore a quella che pagherebbero facendo la differenziata.
Come funziona ReTuna
Quello che non si riesce a riciclare o che può avere una seconda vita viene portato al centro commerciale ReTuna, dove viene venduto in negozi appositi. ReTuna funziona in maniera piuttosto semplice: i cittadini di Eskilstuna che non vogliono buttare un oggetto (che sia un vestito, un giocattolo o del mobilio) si recano al centro commerciale, dove 12 impiegati del magazzino hanno il compito di ricevere e smistare la merce da rivendere nei vari negozi. All’inizio c’era qualche dubbio che potesse funzionare, ma il giorno dell’inaugurazione il centro fu visitato da 6mila persone e da allora ogni giorno arrivano circa 700 persone. Attualmente, scrive CNN, altre quattro città svedesi stanno avviando progetti simili a quelli di ReTuna a Eskilstuna, e ad Hamar, in Norvegia, un centro commerciale di oggetti riciclati è già quasi pronto e dovrebbe essere inaugurato nell’aprile del 2020.
Di recente dentro ReTuna sono stati aperti anche un ristorante e un centro conferenze; Bergström auspica che presto possa aprire anche un supermercato ecosostenibile.