La foto di un padre e una figlia annegati cercando di raggiungere gli Stati Uniti
È stata scattata lunedì su una riva del Rio Grande, tra Texas e Messico, e sta facendo il giro del mondo
Sta circolando moltissimo sui social network e i giornali di tutto il mondo una fotografia che mostra un uomo salvadoregno annegato con la figlia di quasi due anni nel fiume Rio Grande a Matamoros, mentre cercava di attraversare il confine e arrivare in Texas, negli Stati Uniti, dal Messico. L’uomo e la bambina sono mostrati di spalle, hanno entrambi la schiena scoperta e il viso affondato nell’acqua, vicino alla riva; la bambina è infilata dentro la maglietta del padre e ha un braccio attorno al suo collo. La foto è impressionante, ed è visibile qui.
L’immagine, scattata dalla fotografa Julia Le Duc del giornale messicano La Jornada, è cruda e straziante ed è una delle testimonianze più vivide della sofferenza e dei rischi che affrontano le migliaia di persone che dal Centro America cercano di arrivare negli Stati Uniti, spesso per fare domanda di asilo, scappando da violenze, povertà e persecuzioni. L’amministrazione di Donald Trump – eletto anche grazie alla promessa di costruire un muro al confine per separare i due paesi – ha peggiorato la situazione dei migranti, aumentando i controlli nei punti di passaggio: le lunghe attese nelle pericolose città messicane convincono molti a tentare di entrare illegalmente attraversando zone desertiche o guadando i fiumi.
È il caso dell’uomo della foto e della sua famiglia. Si chiamava Óscar Alberto Martínez Ramírez, sua figlia si chiamava Angie Valeria. Con loro c’era Tania Vanessa Ávalos, moglie di Ramírez e madre della bambina, che domenica aveva chiamato i soccorsi e raccontato che la corrente aveva trascinato via il corpo del marito e della figlia. Julia Le Duc ha incontrato la donna e si è fatta raccontare la loro storia, riportata oggi sul Guardian. Si trovavano in Messico da due mesi e volevano chiedere asilo negli Stati Uniti; a Tapachula, nel Messico meridionale, avevano fatto richiesta del visto umanitario, che consente di restare e lavorare nel paese per un anno, ma «volevano il sogno americano» spiega Le Duc, e così erano saliti su un autobus diretto al confine. Appena arrivati a Matamoros erano andati all’ufficio immigrazione, che quel giorno era chiuso perché era domenica; davanti a loro c’erano già molte persone in fila. Le Duc, che vive e lavora a Matamoros, ha raccontato che mesi fa c’erano anche 1.800 persone in coda per un incontro per ottenere l’asilo; ora sono 300 ma ogni settimana ci sono solo tre momenti dedicati a questi incontri.
La famiglia aveva deciso di tornare indietro ma lungo la strada Martínez aveva visto il fiume e aveva deciso di provare ad attraversarlo. La donna ha raccontato che Martínez era riuscito a portare la figlia sulla riva statunitense, poi era tornato indietro per accompagnare anche lei ma la bambina era entrata in acqua per seguirlo; il padre aveva cercato di salvarla ma entrambi erano stati trascinati via dalla corrente. I soccorsi hanno cercato i corpi con torce e barche fino alle 23, un pompiere li ha ritrovati solo la mattina dopo, verso le 10; sul posto c’era anche Le Duc, che ha scattato le foto.