Il Consiglio d’Europa ha deciso di concedere di nuovo il diritto di voto alla Russia
L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa – un organo che non ha a che fare con l’Unione Europea e si occupa di democrazia e diritti umani – ha espresso opinione favorevole sulla possibilità che i suoi membri russi possano tornare a partecipare alle votazioni dell’assemblea. I voti a favore sono stati 118, quelli contrari 62 (con 12 astenuti). Alla Russia era stato tolto diritto di voto nell’Assemblea dal Consiglio d’Europa nel 2014, dopo l’annessione della Crimea, ma il paese non era stato del tutto espulso dal Consiglio. Domani, mercoledì 25 giugno, è previsto il voto per eleggere il nuovo segretario generale del Consiglio d’Europa. Il recente voto è arrivato dopo che la Russia aveva minacciato di uscire definitivamente dal Consiglio d’Europa se non fosse stato permesso alla sua delegazione di partecipare alla votazione di domani.
Il Consiglio d’Europa è un’istituzione nata nel 1949 per promuovere la democrazia e i diritti umani. L’assemblea del Consiglio d’Europa ha sede a Strasburgo e ha 324 membri, che sono parlamentari di 47 stati, 28 dei quali fanno parte dell’Unione Europea. L’eventuale uscita della Russia da quest’organo avrebbe reso ancora più complicata la difesa dei diritti civili in Russia e l’operato nel paese di diverse organizzazioni.