Una giornalista statunitense ha accusato Donald Trump di averla stuprata
E. Jean Carroll, giornalista statunitense famosa per aver curato a partire dal 1993 una rubrica di consigli sentimentali sulla rivista Elle, ha scritto un articolo sul New York Magazine in cui sostiene di essere stata stuprata da Donald Trump. I fatti risalirebbero a circa 23 anni fa, quando E. Jean Carroll avrebbe incontrato l’attuale presidente degli Stati Uniti nei grandi magazzini Bergdorf Goodman di New York. Carroll racconta che Trump la riconobbe (all’epoca lei conduceva anche un programma televisivo) e le chiese se potesse dargli un consiglio su un regalo da comprare a una sua amica.
Le chiese quindi di provare un body di pizzo trasparente e, dopo qualche insistenza, lei accettò. Carroll ha raccontato che una volta arrivata nel camerino Trump la spinse contro il muro e la baciò con forza. Poi le tirò giù i collant, cercando di penetrarla prima con le dita e poi con il pene (Carroll dice di non ricordare se completamente o parzialmente). A quel punto Carroll spinse via Trump e uscì dal camerino.
Carroll ha detto di aver raccontato il fatto all’epoca ad alcuni suoi amici, due dei quali hanno confermato la sua versione al New York Magazine, ma di non aver sporto denuncia alla polizia. Ha detto di non aver avuto il coraggio di raccontare prima questa storia e di esserci decisa solo ora per unirsi alle altre donne che in questi anni hanno accusato Trump di averle molestate sessualmente.
Trump ha risposto a Carroll in un comunicato, dicendo di non averla mai incontrata e accusandola di essersi inventata tutto per «cercare di vendere il suo nuovo libro». Ha anche detto che i grandi magazzini Bergdorf Goodman hanno confermato che non ci sono registrazioni video dei fatti sostenuti da Carroll.