Boris Johnson e Jeremy Hunt sono gli ultimi due candidati rimasti in corsa per la leadership del Partito Conservatore britannico
Il nuovo segretario del Partito Conservatore britannico – e quindi il nuovo primo ministro del Regno Unito – sarà uno tra Jeremy Hunt e Boris Johnson, gli ultimi due candidati rimasti in corsa dopo l’ultima votazione interna al partito, che ha eliminato dalla selezione Michael Gove. Nell’ultima votazione, Johnson ha ottenuto i voti di 160 parlamentari conservatori, contro i 77 Hunt e i 75 di Gove. A questo punto la selezione viene affidata agli iscritti al Partito: circa 160mila persone che avranno due settimane per esprimere la loro preferenza. Il vincitore sarà annunciato nella seconda metà di luglio.
Boris Johnson è considerato il favorito: è molto conosciuto in tutto il mondo, anche se spesso si parla di lui più per le sue gaffe, per le sue stranezze e per le grosse bugie che ha raccontato nella vita (soprattutto sull’Unione Europea). In molti lo considerano un politico poco serio e inaffidabile, ma da anni sta costruendo il suo percorso per provare a diventare primo ministro (ci aveva già provato nel 2016, fallendo): è arrivato alle dimissioni di May molto pronto ed è il candidato che ha ottenuto l’appoggio pubblico del più grande numero di parlamentari. È anche quello che ha le posizioni più dure su Brexit: in questi giorni dice che è più che favorevole a rinunciare del tutto a un accordo con l’Unione Europea.
Jeremy Hunt è apprezzato e stimato, ma non ha nemmeno lontanamente la popolarità di Johnson o il suo carisma, nel bene o nel male. Su Brexit ha espresso posizioni molto più moderate: dice che uscire senza accordo sarà un disastro, che l’Unione Europea lo sa e quindi farà qualche concessione.