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  • Martedì 18 giugno 2019

Maturità 2019, cosa cambia rispetto agli anni scorsi

Non ci sarà più la terza prova, ma cambieranno struttura anche la seconda prova e l'esame orale: le cose da sapere

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Oggi comincia l’esame di maturità: si inizia con la prima prova di italiano, uguale per tutti, domani ci sarà la seconda prova – diversa per ciascun indirizzo – e poi si partirà subito con gli orali, perché a partire da quest’anno non ci sarà più la terza prova. La sua abolizione non è l’unica novità di quest’anno: altre riguardano le valutazioni degli studenti, i criteri di ammissione all’esame di maturità, ma anche la struttura della seconda prova.

L’esito dell’esame è espresso in centesimi. Fino all’anno scorso venivano assegnati fino a un massimo di 25 punti per il credito scolastico, fino a 15 per ciascuna delle tre prove scritte, fino a 30 per il colloquio. Con le nuove regole il voto finale resta sempre espresso in centesimi, ma dà maggiore importanza al percorso fatto negli ultimi tre anni, in modo progressivo: il credito scolastico inciderà fino a 40 punti (12 punti in terza, 13 in quarta e 15 in quinta), le due prove scritte potranno valere fino a 20 punti ciascuna, il colloquio fino a 20 punti. La composizione della commissione non cambia rispetto agli altri anni: un presidente esterno più tre commissari interni e tre commissari esterni.

Le nuove regole sono contenute in otto decreti legislativi approvati dal Consiglio dei ministri e riferiti alla legge 107, cioè alla riforma scolastica approvata nel luglio 2015 dal Parlamento, voluta dal governo di Matteo Renzi e conosciuta come la “Buona Scuola”.

La prima prova

La prima prova, il tema di italiano, è uguale per tutti, ma da quest’anno le tipologie fra cui scegliere saranno tre e non più quattro: non ci sarà infatti la traccia a carattere storico. Rimangono invece l’analisi del testo (tipologia A), il testo argomentativo (tipologia B) e il tema d’attualità (tipologia C). Sono previste due tracce per la tipologia A (testi in prosa o poesia che potranno essere scelti tra le opere degli autori che sono vissuti dall’Unità d’Italia a oggi e non solo nel Novecento), tre per la tipologia B e due per la tipologia C.

Le tracce sono state selezionate personalmente dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, espresso dalla Lega di Matteo Salvini.

La seconda prova

A gennaio il ministero dell’Istruzione ha diffuso le materie della seconda prova dell’esame di Maturità, che sono diverse a seconda dell’indirizzo scolastico. Le materie caratterizzano il tipo di scuola (liceo, istituto tecnico o istituto professionale), e ogni anno il ministero dell’Istruzione stabilisce quale sarà oggetto d’esame.

A differenza degli scorsi anni, dove solitamente per i licei scientifici la seconda prova era di matematica e ai classici si alternavano versioni di latino e greco, quest’anno le prove prevederanno quesiti sia di matematica che di fisica per chi fa lo scientifico, e una prova di latino-greco per chi fa il classico. Gli studenti dovranno tradurre in italiano un testo in latino, fare il confronto con un testo in lingua greca (già tradotto) e rispondere a tre domande su entrambi i brani.

La prova orale

Non ci sarà nessuna tesina di maturità e al suo posto gli studenti dovranno scegliere fra tre buste preparate dalla commissione d’esame dove ci saranno materiali utili per poter iniziare il colloquio, per esempio un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta dai libri di testo, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico o uno spunto progettuale.

La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe. Ogni commissione preparerà un numero di buste pari al numero dei candidati più due, così che ciascuno studente possa scegliere tra una terna di buste e iniziare la propria interrogazione basandosi sul contenuto di quella prescelta.

I maturandi dovranno anche presentare una relazione sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro e saranno interrogati sulle attività di Cittadinanza e Costituzione.