Un uomo neozelandese è stato condannato a 21 mesi di carcere per avere condiviso la diretta della strage di Christchurch
Philip Arps, cittadino neozelandese, è stato condannato a 21 mesi di carcere per avere condiviso la diretta video dell’attentato compiuto il 15 marzo scorso in una moschea di Christchurch, in Nuova Zelanda (nell’attacco furono attaccate due moschee, ma nel video veniva ripresa solo la strage nella moschea di Al Noor). Arps, ha detto il tribunale, inviò la diretta a diverse persone ed espresse l’intenzione di modificare il video di modo che includesse anche l’immagine di mirini e il conteggio dei morti, come in un videogioco. Dopo la sentenza, emessa dal tribunale di Christchurch, uno degli avvocati di Arps ha detto che il suo cliente avrebbe fatto appello e ha aggiunto che la decisione del tribunale di mandarlo in carcere invece che agli arresti domiciliari era stata presa a causa delle simpatie di Arps per il suprematismo bianco.
Nell’attentato di Christchurch, compiuto in due moschee dal suprematista bianco australiano Brenton Tarrant, furono uccise 51 persone.